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Allarme diossina per l’incendio a Tor Cervara: Arpa attende i risultati delle analisi

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Allarme diossina per l’incendio a Tor Cervara: Arpa attende i risultati delle analisi

Attesa per i risultati delle analisi sulla qualità dell’aria dopo incendio a Tor Cervara

Le autorità sono in attesa dei risultati delle analisi sulla qualità dell’aria condotte da Arpa Lazio. I campioni sono stati prelevati nelle vicinanze dell’incendio scoppiato recentemente a Tor Cervara, Roma.

Misure di sicurezza e raccomandazioni

Nella serata del giorno dell’incendio, il sindaco di Roma ha emesso un’ordinanza per limitare l’attività umana nel raggio di un chilometro dal sito dell’incendio. Tale ordinanza vieta la raccolta per il consumo o la vendita di alimenti di origine vegetale e animale, il pascolo degli animali da cortile e l’utilizzo di foraggi raccolti nell’area interessata. Inoltre, si raccomanda ai cittadini di pulire accuratamente superfici esterne come balconi e davanzali, e di lavare bene qualsiasi alimento conservato all’aperto.

Monitoraggio della situazione

Nella mattinata successiva all’incendio, la vicepresidente della Regione Lazio ha effettuato un sopralluogo a Tor Cervara per ribadire l’impegno della regione nel monitorare la situazione continuativamente, soprattutto grazie al lavoro di Arpa Lazio. Nonostante gli sforzi costanti delle forze dell’ordine e dei servizi di emergenza, inclusi i Vigili del fuoco, la Protezione civile e la Polizia locale, l’incendio persiste a causa dell’elevata quantità di rifiuti. Arpa Lazio è all’opera dall’inizio dell’incidente per effettuare rilievi nell’aria e nel suolo. I risultati delle analisi saranno presto consegnati alla Asl competente. L’assessora regionale all’Ambiente ha confermato che si attenderanno i risultati per fornire raccomandazioni dettagliate alla cittadinanza locale.

Dettagli sull’incendio

Il capannone colpito dall’incendio, occupato abusivamente, conteneva rifiuti di vario genere, compresi quelli speciali. I Vigili del fuoco hanno lavorato per un’intera giornata per domare le fiamme. Durante l’incendio, il fumo nero è stato visibile da diverse aree della Capitale, mentre l’odore di bruciato si è diffuso fino ai settori occidentali della città e al litorale.

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Giuseppe Pignatone convocato in commissione per indagare sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: chi è e quali sono i suoi legami

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Giuseppe Pignatone convocato in commissione per indagare sulla scomparsa di Emanuela Orlandi: chi è e quali sono i suoi legami

C’è grande attesa per l’audizione di Giuseppe Pignatone, convocato da Don Vergari e dalla vedova di De Pedis, che lo ha definito ‘procuratore nostro’. Questa audizione si inserisce nell’ambito della commissione bicamerale d’inchiesta sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Pignatone, che dieci anni fa ha chiesto e ottenuto l’archiviazione delle indagini sul caso Orlandi per mancanza di prove, risulta al centro delle indagini attuali.

Legami e indagini chiuse

Tra gli indagati all’epoca figuravano esponenti della banda della Magliana e monsignor Pietro Vergari. Le affermazioni di Don Vergari, che ha definito Pignatone ‘procuratore nostro’, sollevano interrogativi sul possibile legame tra i due. Il dottore Pignatone, presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano fino alla fine del 2024, ha avuto una carriera segnata da indagini significative, inclusa Mafia Capitale. È importante sottolineare che, nonostante la mancanza di prove consistenti, le motivazioni per la chiusura delle indagini sul caso Orlandi rimangono oggetto di discussione.

Il ruolo di Sabrina Minardi

La riapertura delle indagini sul caso di Emanuela Orlandi è stata innescata dalle dichiarazioni di Sabrina Minardi nel 2006, partner di Enrico De Pedis. Minardi ha affermato che Emanuela sarebbe stata rapita per ordine di figure religiose e sarebbe stata nascosta prima di essere lasciata ad un prete. Queste rivelazioni hanno portato a nuove inchieste, coinvolgendo diversi indagati.

Le parole di Pietro Orlandi

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha commentato la situazione attuale, sottolineando quanto sia complessa la vicenda legata alla scomparsa della sorella e come le indagini siano state influenzate nel tempo. Il suo coinvolgimento, insieme all’auspicio di maggiore chiarezza, rappresenta il desiderio di giustizia e verità per una storia che dura da decenni. La commissione d’inchiesta ha ascoltato vari testimoni, e l’audizione di Pignatone è vista come un passo cruciale nel riaccendere l’attenzione su un caso irrisolto.

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Un uomo viene accoltellato durante una lite ai tavoli di un ristorante: tre anni di reclusione per il condannato

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Un uomo viene accoltellato durante una lite ai tavoli di un ristorante: tre anni di reclusione per il condannato

Un 44enne è stato condannato a tre anni di reclusione per aver accoltellato un uomo. L’aggressione è avvenuta l’estate scorsa all’esterno di un ristorante di Isola del Liri.

Dettagli dell’aggressione

Il giudice del Tribunale di Cassino ha emesso la condanna alcuni giorni fa. L’aggressione risale al 25 luglio del 2024 ed è avvenuta intorno alle 2 di notte, quando sette persone erano sedute all’esterno di un ristorante. Durante una discussione per motivi non chiariti, l’imputato ha accoltellato la vittima a un fianco, la quale ha dovuto ricevere cure mediche ed è stata trasportata in ospedale.

Indagini e arresto

Le indagini condotte dai carabinieri hanno portato all’arresto dell’uomo. Gli agenti, intervenuti sul luogo dell’aggressione, hanno raccolto testimonianze e analizzato le immagini delle telecamere di zona. Queste ultime hanno documentato l’accoltellamento, fornendo elementi cruciali per l’inchiesta e confermando l’operato dell’aggressore. Una volta inviata l’informativa in Procura, è scattato l’arresto.

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