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Annunciate le date di fine e termine lavori dei cantieri a Roma per il Giubileo 2025

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Annunciate le date di fine e termine lavori dei cantieri a Roma per il Giubileo 2025

I cantieri di Roma in vista del Giubileo 2025

Con l’avvicinarsi del Giubileo del 2025, Roma si prepara ad accogliere i pellegrini con importanti lavori di riqualificazione urbana. Mancano ormai meno di 40 giorni all’apertura ufficiale della Porta Santa nella Basilica di San Pietro, prevista per il 24 dicembre 2024. La Capitale si sta rinnovando per l’importante evento, con lavori che interesseranno diverse aree chiave della città.

Piazza Pia pronta per il 20 dicembre

Uno dei cantieri più simbolici è quello di Piazza Pia, destinato a unire via della Conciliazione e Castel Sant’Angelo attraverso un’ampia area pedonale. Il sindaco di Roma ha annunciato che l’inaugurazione avverrà il 20 dicembre 2024, in tempo per l’inizio del Giubileo. Piazza Pia rappresenta un importante elemento del rinnovamento urbano, trasformandosi in un luogo centrale per gli eventi dell’Anno Santo.

Principali cantieri in via di completamento

Tra gli altri lavori in corso, vi sono quelli in Piazza Risorgimento e via Ottaviano, avviati a settembre 2024 e a cura della Società Giubileo. Gli interventi prevedono la pedonalizzazione parziale dell’area e la creazione di nuovi marciapiedi, con un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro, destinati ad essere completati entro il Giubileo.

Anche Piazza San Giovanni in Laterano è oggetto di un’importante opera di riqualificazione, con l’obiettivo di preservare e ottimizzare lo spazio di fronte alla Basilica, garantendo anche un’elevata sostenibilità ambientale.

Infine, il progetto di rinnovamento di Piazzale dei Cinquecento, con un investimento di 45 milioni di euro, prevede la ripavimentazione e la riqualificazione delle aree pedonali, contribuendo a migliorare l’accessibilità e la funzionalità dello spazio.

Date di inaugurazione dei cantieri

Con lavori in corso in vari punti strategici, le inaugurazioni dei vari siti si susseguiranno prima dell’inizio del Giubileo. Piazza Pia sarà inaugurata il 20 dicembre 2024, mentre Piazza Risorgimento e Piazzale dei Cinquecento vedranno il completamento dei loro lavori il 23 dicembre. Piazza San Giovanni in Laterano è attesa per il 28 dicembre, e il Ponte dell’Industria riaprirà ufficialmente a gennaio, con la conclusione dei lavori prevista per dicembre.

Roma si prepara dunque a presentarsi sotto una nuova veste, con interventi volti a migliorare la qualità urbana e accogliere i fedeli con un volto rinnovato.

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

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Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca

A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.

Situazione Igienica Allarmante

Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.

Reazione dei Cittadini

I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.

Intervento delle Autorità

Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

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Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione

Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.

L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.

La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.

La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.

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