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Augusto Minzolini condanna per aver definito Virginia Raggi “incapace, ignorante e demente”

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Augusto Minzolini condanna per aver definito Virginia Raggi “incapace, ignorante e demente”

Nel contesto di una sentenza che pone fine a un caso di diffamazione avviato diversi anni fa, il giornalista ed ex senatore Augusto Minzolini è stato condannato per aver offeso l’ex sindaco di Roma, Virginia Raggi. La sentenza è stata divulgata dalla stessa consigliera del Movimento 5 Stelle, che ha commentato l’esito sociale e mediatico di un episodio accaduto sette anni fa.

Il Tweet Contestato

Nel suo messaggio su Twitter, Minzolini aveva espresso commenti offensivi nei confronti della Raggi, descrivendola con termini duri. La polemica era nata dopo una caduta in motorino su una strada municipale, erroneamente attribuita alle responsabilità della sindaca di allora. Raggi ha sottolineato come l’episodio si fosse svolto su una strada non di competenza comunale, quindi al di fuori della sfera di pertinenza del suo mandato.

Le Reazioni di Virginia Raggi

Virginia Raggi ha chiarito sui social che nonostante la natura della strada, gli insulti ricevuti non potevano essere giustificati. Ha proseguito affermando che inizialmente non era interessata a un risarcimento economico ma piuttosto a ricevere delle scuse sincere da parte di Minzolini. Tuttavia, l’ex giornalista non si presentò alla mediazione, portando alla prosecuzione della causa.

In un articolo del 2021, Minzolini aveva accennato al processo in corso, descrivendo la vicenda come una conseguenza dei disservizi stradali a Roma. Tuttavia, il giudizio della corte riconosce la responsabilità degli insulti, chiudendo un capitolo lungo sette anni.

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Allerta bomba su volo American Airlines, che ha ricevuto scorta da due caccia a Fiumicino

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Allerta bomba su volo American Airlines, che ha ricevuto scorta da due caccia a Fiumicino

Allerta di sicurezza su un volo dell’American Airlines partito da New York e diretto in India, costretto a un atterraggio d’emergenza a Roma Fiumicino a causa di un allarme bomba. Il velivolo è stato scortato da due caccia durante l’atterraggio.

Dettagli dell’incidente

Il volo, un Boeing 787 con 199 passeggeri a bordo, ha attivato l’allerta mentre stava sorvolando il Mar Caspio. Il pilota ha immediatamente chiesto l’autorizzazione per un atterraggio d’emergenza, atterrando infine su una pista isolata dell’aeroporto romano.

Operazioni di sicurezza

I passeggeri sono stati fatti scendere in sicurezza e gli artificieri sono arrivati prontamente per verificare la situazione, procedendo alla bonifica dell’area passeggeri e del deposito bagagli. Dopo le necessarie operazioni di controllo, si prevede che il volo AA292 possa riprendere il viaggio verso Delhi nella prima mattinata di domani, lunedì 24 febbraio.

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Spaccio di droga a Roma Nord attraverso un linguaggio in codice per ordinare “metà panino” e “tre litri di vino”

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Spaccio di droga a Roma Nord attraverso un linguaggio in codice per ordinare “metà panino” e “tre litri di vino”

Tre persone sono state arrestate dai carabinieri in un’operazione contro lo spaccio a Roma Nord, a conclusione di un’indagine della procura di Roma coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Le operazioni si sono svolte tra Roma Nord e Civita Castellana, in provincia di Viterbo, e hanno portato alla scoperta di un’attività di traffico illecito di sostanze stupefacenti, culminando nel sequestro di 800 grammi di droga.

Le indagini, iniziate nel 2020, hanno rivelato un’organizzazione attiva soprattutto nelle zone di Prima Porta, Formello e Sacrofano. I carabinieri hanno effettuato servizi di osservazione e pedinamento, documentando molte cessioni di stupefacenti, in particolare cocaina, marijuana e hashish. Il sodalizio si presentava con una struttura gerarchica ben definita, come spiegano le autorità: “Uno, in qualità di capo e organizzatore dell’associazione, mettesse a disposizione la sua abitazione quale centrale di spaccio, definisse i turni dei venditori (per assicurare rifornimento costante alla piazza), procurasse ai pusher lo stupefacente da vendere, remunerasse i sodali con una retribuzione (in denaro o in stupefacente) e provvedesse alle spese legali in caso di arresto con i proventi delle cessioni; mentre gli altri due fossero preposti alla custodia, al confezionamento in dosi e allo spaccio al dettaglio della sostanza.”

Dettagli sulla rete di spaccio

Il giro di droga documentato dai carabinieri era di oltre 500 dosi settimanali, per un valore stimato di circa 10.000 euro. Inoltre, gli inquirenti hanno decodificato il linguaggio in codice utilizzato per effettuare ordini, con espressioni come “un litro intero di latte”, “metà panino”, “tre litri di vino”. Nel corso delle indagini, sono stati sequestrati anche 29.000 euro in contante e sono stati segnalati numerosi acquirenti.

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