Cronaca
Bottiglie lanciate in strada
Una discussione scoppiata all’interno di un bar si è trasformata in una rissa in strada, culminata con lanci di bottiglie e vetrine rotte. L’intervento tempestivo della polizia ha riportato la calma nel quartiere Don Bosco, dove i tre principali partecipanti all’alterco sono stati arrestati con l’accusa di rissa aggravata. Gli arrestati sono una coppia di cinquantenni cubani e una quarantenne cinese. L’incidente avvenuto sabato pomeriggio ha destato preoccupazione tra i residenti, già stanchi di episodi simili nel loro quartiere, noto per essere frequentato da sudamericani, spesso occupanti abusivi di appartamenti di edilizia popolare abbandonati.
LA RICOSTRUZIONE
Non è ancora chiaro quale sia stato il motivo che ha scatenato la rissa. Secondo i testimoni, la disputa è iniziata nel bar, quando la cinquantenne ha fatto un ordine che è stato rifiutato dalla barista quarantenne, scatenando la sua ira. Dopo un’accesa lite, la coppia è stata invitata a uscire dal locale. I due, infuriati, hanno iniziato a lanciare bottiglie contro la vetrina del bar, attirando l’attenzione di numerosi passanti che hanno subito chiamato le forze dell’ordine.
LE REAZIONI
L’arrivo delle volanti ha sorpreso molti residenti, che hanno immediatamente condiviso la notizia sui social media. Commenti e richieste di chiarimenti sono stati postati su diversi gruppi Facebook del quartiere, con alcuni abitanti che hanno espresso frustrazione verso queste situazioni, attribuendo la colpa alle occupazioni abusive che sembrano contribuire al clima di insicurezza. "Non ne possiamo più, sono sempre gli stessi a causare problemi", ha osservato una residente.
I PRECEDENTI
Non è la prima volta che il quartiere Don Bosco sale agli onori della cronaca per episodi simili. Alla fine del mese scorso, in via Flavio Stilicone, si è verificata una maxi-rissa tra gruppi rivali, che ha coinvolto sudamericani e bengalesi. La situazione era degenerata in violenza, con scontri armati di spranghe e bastoni, che hanno causato danni significativi. Le indagini successive hanno rivelato un contesto di tensioni preesistenti, aggravate dalle presunte attività illecite legate alle occupazioni abusive nella zona, su cui continuano a indagare le autorità.
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