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Come funzionava la presunta corruzione al Comune di Roma tra mazzette e risparmio sull’asfalto

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Come funzionava la presunta corruzione al Comune di Roma tra mazzette e risparmio sull’asfalto

L’inchiesta sugli appalti a Roma: al centro tangenti e favori

L’indagine sull’imprenditore Mirko Pellegrini getta nuova luce sugli appalti pilotati per il rifacimento stradale di Roma, in vista del Giubileo 2025. Tangenti e favori per celare irregolarità e lavori svolti al risparmio compongono un quadro preoccupante. Le accuse sono di corruzione, turbativa d’asta e frode in pubbliche forniture, toccando anche i fondi destinati al grande evento religioso.

Perquisizioni e sequestri

Il Comando provinciale della Guardia di Finanza, guidato dalla Procura della Repubblica, ha perquisito gli uffici del dipartimento Lavori Pubblici, oltre ad abitazioni, uffici degli indagati e sedi bancarie. Sequestrati materiali elettronici e documentazione rilevante per l’indagine, che coinvolge cinque indagati, tra cui funzionari comunali e agenti della polizia stradale. L’imprenditore Mirko Pellegrini è ritenuto il “dominus” di un gruppo societario e sarebbe a capo di un’associazione dedita a questi illeciti.

Struttura illecita degli appalti

Le società implicate nell’inchiesta risultano legate a Pellegrini, anche se rappresentate formalmente da prestanome. Attraverso una struttura amministrativa unificata, presentavano offerte volte a limitare la concorrenza. Le attività di asfaltatura venivano svolte con materiale di qualità inferiore, portando a lavori precari, con il rischio di compromettere nel tempo le infrastrutture stesse.

Mazzette per coprire le irregolarità

La presunta strategia corruttiva includeva il pagamento di mazzette o la promessa di favori ai dipendenti pubblici responsabili dei controlli. Questi ultimi, secondo l’accusa, avrebbero dovuto omettere atti d’ufficio necessari a evidenziare le irregolarità nei lavori di rifacimento stradale.

L’inchiesta prosegue per far luce su una vicenda che potrebbe avere significative ripercussioni sulla gestione dei fondi pubblici e sulla qualità delle opere infrastrutturali nella Capitale.

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Sequestrati e distrutti 120kg di pesce, mozzarelle e verdure dai Nas a Latina

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Sequestrati e distrutti 120kg di pesce, mozzarelle e verdure dai Nas a Latina

Controlli dei Nas a Latina: 120 chili di alimenti sono stati distrutti perché privi di ogni documentazione attestante la loro tracciabilità. Il titolare del supermercato è stato multato di 2500 euro.

Interventi dei Nas

Nell’ambito dei controlli effettuati dal Nucleo antisofisticazione e sanità (NAS) di Latina, sono stati sequestrati 120 chili di prodotti alimentari privi di tracciabilità e per questo considerati pericolosi. Si è trattato soprattutto di mozzarelle, preparazioni gastronomiche, prodotti ittici e verdure, tutti presi in carico dai Nas e poi distrutti, come da prassi in questi casi. In particolare, sono due gli esercizi commerciali che sono stati sanzionati dai militari: uno a San Felice Circeo e l’altro ad Aprilia.

Esiti dei controlli

I controlli hanno riguardato molti supermercati e minimarket della provincia di Latina. Nella maggior parte le regole sulla conservazione dei cibi erano osservate in maniera adeguata, ma in altri si è dovuto intervenire con il sequestro amministrativo. In particolare, in un supermercato di San Felice Circeo sono state riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie, che hanno portato quindi a dover sequestrare 120 chili tra preparazioni gastronomiche, pesce, mozzarelle e verdure. Tutti questi prodotti non avevano nessun documento che ne provava la tracciabilità, quindi era impossibile verificare la loro origine, come previsto per legge. In totale, il valore della merce sequestrata è di circa 5mila euro, mentre la sanzione elevata al titolare del supermercato è di 2500 euro.

Situazione ad Aprilia

Ad Aprilia, invece, è stata scoperta una tettoia sul retro di un negozio di alimentari adibita a stoccaggio di alimenti e bevande, ma senza la Scia sanitaria. L’area è stata sgomberata, e le attività del minimarket sospese. “L’operazione – spiegano i Nas in una nota – si inserisce nell’ambito delle attività periodiche di controllo svolte dal NAS per garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie e la sicurezza dei prodotti alimentari destinati alla vendita al pubblico. Le autorità invitano i consumatori a prestare sempre attenzione alla provenienza e alla conservazione degli alimenti, segnalando eventuali situazioni di rischio alle competenti autorità”.

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Incidente tra auto e volante della polizia durante inseguimento causa quattro feriti, due in condizioni gravi

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Incidente tra auto e volante della polizia durante inseguimento causa quattro feriti, due in condizioni gravi

Un incidente si è verificato oggi pomeriggio in via Achille Grandi a Monte Compatri, quando una volante della polizia ha colliso con un’auto con a bordo due persone che non si sono fermate all’alt. L’evento è accaduto intorno alle 16 e ha portato a quattro feriti: due agenti e i due occupanti dell’auto in fuga.

Ricostruzione dell’incidente

La vettura coinvolta, un’auto a noleggio, non si è fermata all’alt degli agenti in via Prenestina, dando inizio a un inseguimento che è terminato con lo scontro in via Achille Grandi. I due uomini alla guida, con precedenti penali, sono stati denunciati per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Nonostante le serietà delle ferite, non risultano in pericolo di vita.

Intervento dei soccorsi

Il forte impatto ha allarmato i passanti che hanno immediatamente allertato i soccorritori del 118, che sono giunti rapidamente sul luogo dell’incidente per prestare soccorso. I feriti sono stati trasportati in ospedale, e gli occupanti dell’auto fuggitiva saranno ascoltati dalle autorità non appena le loro condizioni lo permetteranno.

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