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Delitto dell’Olgiata, deserta l’asta per la villa dove fu uccisa la contessa Alberica Filo della Torre

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Delitto dell’Olgiata, deserta l’asta per la villa dove fu uccisa la contessa Alberica Filo della Torre

Non si è presentato nessuno all’asta per la villa dell’Olgiata dove visse la contessa Alberica Filo della Torre. La casa avrebbe degli abusi difficili da sanare.

È andata deserta l’asta della villa dell’Olgiata, la lussuosa abitazione dove venne uccisa nel 1991 la contessa Alberica Filo della Torre. La villa di oltre 800 metri quadrati tornerà quindi su piazza con un prezzo ribassato: partita da un milione e mezzo di euro, la prossima asta partirà da ‘appena’ un milione. Il motivo per cui nessuno l’ha voluta? Non per il delitto – negli anni successivi all’omicidio della contessa fu sempre abitata – ma perché presenta numerosi abusi edilizi che andrebbero sanati. In presenza di questi abusi, nessuna banca concederebbe il mutuo: quindi, o si ha una disponibilità economica immediata, oppure acquistare la villa è molto complesso.

“Considerato che le banche non possono erogare mutui a causa di queste difformità, chi si propone come acquirente deve avere disponibilità finanziarie immediate. E comunque, una volta acquistata, senza nuove sanatorie resta di difficile commercializzazione”, ha dichiarato a Il Corriere della Sera Farzan Khoshnoudi, uno degli intermediari che ha seguito la pratica della vendita della casa.

In quella villa fu uccisa la contessa Alberica Filo della Torre. La donna si trovava nella sua stanza quando fu sorpresa da uno degli ex domestici, Manuel Winston Reyes, che le doveva dei soldi. L’uomo si era recato nella villa per chiedere alla donna di azzerare il debito: ne nacque una…

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Roma, stupra e minaccia di morte la moglie davanti ai figli di 5 e 7 anni: arrestato un 35enne

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Roma, stupra e minaccia di morte la moglie davanti ai figli di 5 e 7 anni: arrestato un 35enne

#Cronaca #Roma Un uomo di 35 anni è stato arrestato per aver stuprato e minacciato di morte la moglie davanti ai figli di 5 e 7 anni. La notizia ha scosso la capitale e ha sollevato un dibattito acceso sui social. Continuate a leggere per i dettagli.

L’arresto shock a Roma

A Roma, un uomo di 35 anni è stato arrestato con l’accusa di aver stuprato e minacciato di morte la moglie davanti ai loro figli di 5 e 7 anni. L’episodio, avvenuto in un contesto domestico, ha portato alla luce la cruda realtà della violenza di genere che spesso si consuma tra le mura di casa.

La reazione sui social

La notizia ha rapidamente fatto il giro dei social network, suscitando l’indignazione di molti utenti. Commenti come "Ma che razza di persona fa una cosa del genere?" e "La giustizia deve fare il suo corso, ma che pena per quei bambini!" si sono diffusi velocemente, mostrando come la vicenda abbia toccato un nervo scoperto della società italiana. C’è chi ha sottolineato l’importanza di una maggiore protezione per le vittime di violenza domestica, e chi ha ironicamente commentato "E poi dicono che i film horror sono troppo esagerati", cercando di smorzare la tensione con un umorismo a tratti politicamente scorretto.

Il sistema giudiziario e la protezione delle vittime

L’arresto dell’uomo ha sollevato interrogativi sul sistema giudiziario e sulle misure di protezione per le vittime di violenza domestica. La vicenda è un triste reminder che, nonostante le leggi e le campagne di sensibilizzazione, molto resta ancora da fare per garantire la sicurezza delle donne e dei bambini vittime di abusi. La speranza è che questo caso possa spingere le autorità a prendere misure più incisive e rapide per prevenire tali tragedie.

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Femminicidio Ilaria Sula: il sangue in corridoio potrebbe cambiare il ruolo della madre del killer nella vicenda

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Femminicidio Ilaria Sula: il sangue in corridoio potrebbe cambiare il ruolo della madre del killer nella vicenda

Il caso del femminicidio di Ilaria Sula continua a scuotere l’opinione pubblica. Un dettaglio emerso recentemente potrebbe cambiare drasticamente la posizione della madre del killer, con il sangue trovato in corridoio che ora diventa un elemento cruciale. #Femminicidio #IlariaSula #Giustizia

Un nuovo sviluppo nel caso del femminicidio di Ilaria Sula ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Il dettaglio del "sangue in corridoio" potrebbe avere un impatto significativo sul ruolo della madre dell’assassino.

Il Sangue in Corridoio

Secondo le ultime informazioni, il sangue trovato nel corridoio dell’abitazione dove è avvenuto il delitto di Ilaria Sula potrebbe cambiare la prospettiva sul coinvolgimento della madre del killer. Questo elemento, che inizialmente poteva sembrare secondario, ora viene considerato come una possibile prova cruciale.

Le Implicazioni Legali

La presenza di sangue in corridoio apre nuovi scenari legali. Se la madre del killer avesse avuto un ruolo, anche solo di complicità, questo potrebbe aggravare la sua posizione. Le indagini si stanno concentrando su questo aspetto, cercando di capire se ci siano state manovre per coprire o aiutare l’assassino.

Reazioni e Commenti

La notizia ha suscitato reazioni forti sui social media, con molti che esprimono la loro indignazione. Un utente ha commentato: "La giustizia deve fare il suo corso, ma che schifo se anche la madre è coinvolta!" Questo sentimento riflette una crescente frustrazione pubblica verso il caso.

Le indagini proseguono, e ogni nuovo dettaglio potrebbe portare a una svolta significativa in questo drammatico caso di femminicidio.

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