Cronaca
Diabete, raddoppia il tasso di incidenza della malattia. Il 60% dei pazienti sopra i 30 anni non ha accesso ai farmaci.

I tassi globali di diabete sono raddoppiati negli ultimi 30 anni e molti paesi non riescono a garantire un accesso adeguato alle cure. Quasi il 60% dei diabetici sopra i 30 anni — per un totale di circa 450 milioni di persone — non ha avuto accesso ai farmaci nel 2022. In Italia, pazienti diabetici rappresentano un costo significativo per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con una spesa che si aggira intorno ai 20 miliardi di euro l’anno. Questo importo rappresenta quasi il 10% della spesa sanitaria complessiva.
I costi in Italia
Le cure antidiabetiche comprendono l’insulina e altre terapie orali specifiche per il controllo della glicemia. Il costo di questi farmaci ammonta a circa 2 miliardi di euro l’anno. Gli strumenti di monitoraggio glicemico, come glucometri, strisce reattive e penne per insulina, costituiscono una parte essenziale delle cure per i diabetici. In alcune regioni, il SSN copre anche i dispositivi di monitoraggio continuo della glicemia (CGM), che permettono un controllo costante dei livelli di glucosio. Questi strumenti costano al sistema sanitario tra i 500 e i 600 milioni di euro l’anno. Visite specialistiche e esami di laboratorio rappresentano una spesa di circa 2-3 miliardi di euro l’anno. Le ospedalizzazioni per insufficienza renale, malattie cardiovascolari e neuropatia costituiscono circa il 50% della spesa complessiva, con un costo che supera i 10 miliardi di euro all’anno.
Il costo del diabete nel mondo
Il rapporto pubblicato su The Lancet ha rivelato che i tassi mondiali di diabete tra gli adulti sono passati dal 7% al 14% tra il 1990 e il 2022 in oltre 200 paesi e territori. Analizzando i dati sanitari di 141 milioni di persone su tre decenni, è emerso che i livelli di diabete pro capite più alti si riscontrano nelle isole del Pacifico, nei Caraibi, in Medio Oriente, Nord Africa, Pakistan e Malesia. Complessivamente, l’India ospita più di un quarto degli 828 milioni di diabetici del mondo, mentre la Cina conta 148 milioni di casi e gli Stati Uniti 42 milioni.
A preoccupare è la mancanza di accesso ai farmaci, evidenziata in Africa e Asia. «Questo è particolarmente preoccupante poiché i malati di diabete nei paesi a basso reddito tendono a essere più giovani», ha affermato Majid Ezzati al Financial Times. La produzione di insulina è monopolizzata da aziende come Eli Lilly, Sanofi e Novo Nordisk, che hanno avviato programmi per offrire insulina a basso costo nei paesi più poveri. Nonostante queste iniziative, molti paesi a basso reddito rimangono senza accesso a farmaci essenziali.
Cronaca
Omicidio Ilaria Sula: dalle chat al ruolo della madre, le bugie di Mark Samson

Svelate le bugie shock dell’assassino di Ilaria Sula: un intrigo di depistaggi che nasconde verità agghiaccianti? #Femminicidio #VeritàNascosta #GiustiziaPerIlaria
Il cellulare della vittima: un indizio che cambia tutto
Immaginate di scoprire che il telefono della vittima, dato per perso in un tombino, era in realtà nascosto nell’appartamento dell’assassino. Mark Samson, il 23enne filippino accusato del femminicidio, aveva confessato di averlo gettato via, ma gli investigatori hanno trovato il dispositivo nella sua casa di via Homs. Difeso dagli avvocati Fabrizio Gallo e Alessandro Pillitu, Samson continua a intrecciare una rete di menzogne che lascia tutti a chiedersi: cosa altro sta nascondendo?
Le menzogne sugli studi universitari: una lite fatale?
E se una semplice bugia sugli esami avesse scatenato l’ira omicida? Samson, studente di architettura, aveva mentito ai suoi genitori dicendo di essere vicino alla laurea, ma in realtà non frequentava l’università da mesi. Secondo le ricostruzioni, Ilaria Sula lo aveva messo alle strette: “O mi fai vedere i voti o ti lascio”. Rifiutandosi di mostrare il libretto, ha innescato una lite che potrebbe aver condotto al tragico epilogo. Chissà quali altre falsità emergono da questa storia?I depistaggi con le chat: messaggi che ingannano gli amici
Cosa succederebbe se l’assassino usasse il telefono della vittima per fingere che tutto vada bene? Dopo il femminicidio, Samson ha contattato le amiche di Ilaria, spacciandosi per lei. Ha scritto messaggi come: “Non so se sto per fare una cazzata. Ma vado a casa di un tizio che ho conosciuto per strada”, e ha inventato una storia su un incontro a Napoli via Tinder. Rispondendo a una curiosità con un diabolico “Sì, ho fatto la birichina”, ha cercato di deviare i sospetti. L’amica Maria Sofia non ha creduto a una parola: un colpo di scena che fa rabbrividire!
Il messaggio falso su Instagram: un post che insospettisce tutti
E se un aggiornamento sui social fosse l’ennesimo trucco per guadagnare tempo? La notte del 31 marzo, sulla pagina Instagram di Ilaria Sula è apparso un messaggio: “Sto bene. Grazie a tutti”. Ma era fin troppo sospetto. Amici come Adrian Ionescu hanno subito fiutato l’inganno: “Quel messaggio non era da lei”. I sospetti si sono concentrati su Samson, che poco dopo ha confessato in commissariato, dopo aver abbracciato il padre di Ilaria fingendo rimorso. Un dettaglio che fa sorgere mille domande!
Le omissioni nell’interrogatorio: coinvolgimenti familiari da scoprire
Quali segreti emergono quando l’assassino dice “Ho fatto tutto da solo”, ma non è vero? La madre di Samson, Nors Manlapaz, ha ammesso di aver visto il corpo di Ilaria e di aver aiutato a pulire la scena, terrorizzata dal figlio che “sembrava un demonio”. In filippino, lui le ha detto: “Se non lo facevo io, ammazzavano me”. Il ruolo del padre, Eddie Samson, resta avvolto nel mistero, con indagini che si concentrano sull’orario esatto del delitto. E le accuse infondate ai genitori di Ilaria, dipinti come razzisti, aggiungono un altro strato di inganno: puro teatro o verità nascosta?
Le falsità sulla scena del crimine: dettagli che non quadrano
E se la versione dell’assassino sulla morte di Ilaria fosse solo un’altra menzogna? Samson sostiene che “è morta subito” dopo una caduta, ma l’autopsia racconta un’orrore diverso: tre coltellate al collo, una sulla guancia, un ematoma all’occhio e graffi ovunque, come se avesse lottato per difendersi da un possibile assalto. Lui nega, attribuendo le ferite a un incidente, e parla di un coltello usato per tagliare la mortadella – un’arma mai trovata. Queste discrepanze stanno facendo impazzire gli investigatori: cosa succederà quando emergeranno tutti i fatti?
Cronaca
L’incubo di un operaio dopo tre punture misteriose da insetti

HaiMaiVistoUnInvasioneDiApiCosìIncredibile? #ApiMisteriose #RomaSOS
Le api che sfidano l’inverno
Le chiamate per segnalare nidi di api sono già arrivate a frotte nelle scorse settimane, con questi insetti che non si sono mai fermati nonostante una stagione invernale più mite del previsto. Immagina: anche con il freddo artico che ha sfiorato l’Italia, le api hanno trovato rifugi impensabili nelle case e nei dintorni di Roma, creando colonie che sembrano uscite da un thriller della natura.
Il drammatico episodio vicino alla Capitale
L’ultimo caso ha fatto tremare i nervi: ieri, un operaio è stato punto ben tre volte da un nido nascosto vicino a Roma, mentre cercava di segnalarlo per la rimozione. Per fortuna, non è in pericolo di vita, ma questa aggressione inaspettata ha acceso i riflettori su quanto queste creature possano essere imprevedibili e pericolose quando disturbate.
La scoperta scioccante a Morlupo
A Morlupo, all’interno di una colonna di una villa, si nascondevano migliaia di api – circa 75.000, secondo l’esperto! I proprietari, impegnati in lavori di ristrutturazione, hanno trovato lo sciame che aveva approfittato di un piccolo buco per creare i suoi favi in alto. È un segreto ben custodito della natura che ti farà riflettere: come fanno questi insetti a organizzare colonie così massicce in posti impensabili?
L’intervento eroico dell’etologo
Andrea Lunerti, l’etologo intervenuto, ha orchestrato un’operazione da brividi: prima ha usato il fumo per calmare le api, poi ha rovesciato il cappello della colonna e aspirato tutti gli insetti. I proprietari, colpiti dalla campagna di sensibilizzazione, hanno insistito per salvarle, sapendo quanto siano vitali per l’ecosistema. Non è affascinante pensare che un piccolo intervento possa preservare questi alleati invisibili dell’umanità?
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