Attualità
Donna condannata per il pestaggio di una borseggiatrice incinta nella metro che non voleva pagare il pizzo

Il caso del pestaggio nella metropolitana romana
Il caso della donna incinta all’ottavo mese di gravidanza violentemente aggredita nella metropolitana di Roma ha destato scalpore in tutta Italia. Per questo grave episodio è stata emessa la prima sentenza di condanna, con una pena di quattro anni e otto mesi di reclusione per una delle responsabili.
La sentenza e il contesto
Una delle protagoniste della vicenda, Sabira Sejdic, è stata condannata per estorsione e lesioni. Secondo le ricostruzioni, la donna aveva imposto alla vittima un pizzo di mille euro per operare nell’ambito dei borseggi nella metro romana. Al rifiuto della vittima di pagare la somma richiesta, Sejdic e altri individui hanno brutalmente aggredito la donna. L’immagine del pestaggio, ripreso in video, è diventata virale in tutta Italia, suscitando una forte reazione pubblica. La vittima, a causa delle lesioni riportate, ha dovuto sottoporsi a un cesareo d’urgenza lo stesso pomeriggio dell’aggressione.
Il racconto della vittima
La donna, che dopo l’incidente ha deciso di lasciare l’Italia, ha denunciato i suoi aggressori, sollevando il velo sul racket dei furti in metropolitana. Durante l’aggressione, avvenuta nella linea B della metro di Roma, la vittima è stata colpita con calci e pugni dai cinque aggressori. Dopo essere stata ridotta in condizioni critiche, è stata immediatamente trasportata al Policlinico Umberto I per il cesareo che ha permesso di salvare il neonato.
Dettagli sull’aggressione
Il pestaggio sarebbe stato motivato dalla mancata consegna di una parte del pizzo richiesto dalla banda. La vittima aveva effettivamente pagato una parte, circa 300 euro, ma ciò non è bastato a evitare la violenza. La banda, dopo vari avvertimenti, ha deciso di agire con violenza. Tre degli aggressori sono minorenni, e un altro individuo risulta ancora irreperibile. Attualmente, tra gli imputati, solo Sejdic ha ricevuto una condanna.
Attualità
Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

Roma si risveglia con i suoi petali in fiore: il roseto comunale riapre il 21 aprile, sfidando la solita burocrazia italiana con un tocco di ribellione primaverile. Mentre i politici litigano, almeno i fiori offrono un po’ di bellezza gratuita – o quasi, con prenotazioni obbligatorie. Pronti a profumare l’aria di scandalo verde?
Il roseto comunale di Roma, uno dei tesori nascosti della Città Eterna, sta per tornare accessibile al pubblico a partire dal 21 aprile. Dopo mesi di chiusura, questa oasi di colori e profumi promette di attirare visitatori ansiosi di evadere dalla routine urbana. "Gli orari aggiornati e come prenotare le visite" saranno essenziali per godersi lo spettacolo, con ingressi regolati per evitare assembramenti – perché, si sa, in Italia l’ordine è sempre un optional.
Orari e Accessibilità
Il roseto aprirà con orari flessibili per adattarsi alle belle giornate primaverili, garantendo che tutti possano ammirare le rose senza troppi intoppi. Ma attenzione: la prenotazione è d’obbligo, un piccolo prezzo da pagare per un po’ di pace tra i fiori, lontano dalle solite chiacchiere da bar su tasse e ritardi.
Come Prenotare
Per assicurarsi un posto, i visitatori dovranno seguire procedure semplici ma rigorose, come indicato dalle linee guida ufficiali. "Come prenotare le visite" potrebbe includere app o siti web, rendendo l’esperienza un mix di natura e tecnologia – perché nel 2024, anche i petali hanno bisogno di un codice QR.
Consigli per i Visitatori
Non perdetevi l’opportunità di scattare foto mozzafiato o semplicemente rilassarmi tra le aiuole: è un promemoria che, nonostante le bizze della politica, Roma sa ancora come stupire. Ricordate, però, di rispettare le regole per mantenere intatto questo gioiello urbano.
Attualità
Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

Mentre la Pasqua si avvicina, i romani si trovano di fronte a un dilemma eterno: tra uova di cioccolato e carrelli della spesa, quali supermercati e centri commerciali resteranno aperti per soddisfare la fame di acquisti? Con l’immagine di un’affollata cassa di supermercato che fa da sfondo, "quali sono i supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma" diventa la domanda del momento, un mix di tradizione e consumismo che non risparmia nemmeno le feste.
Pasqua a Roma: Supermercati aperti nonostante le feste? Scopri quali resteranno operativi per lo shopping last-minute, perché chi si ferma è perduto! #Pasqua #Roma #CentriCommerciali #ShoppingFestivo
Orari e Aperture Tipiche
In città come Roma, dove il commercio non dorme mai, alcuni supermercati e centri commerciali sfidano le chiusure festive con orari estesi, attirando folle di acquirenti affamati di offerte. È un fenomeno che sottolinea come, in tempi moderni, le tradizioni si adattino al ritmo frenetico della vita quotidiana.
Impatto sul Consumatore
Per i romani, sapere quali luoghi rimarranno accessibili significa bilanciare famiglia e spesa, con un tocco di ironia: mentre alcuni criticano l’invasione del commerciale nelle feste, altri lo vedono come una benedizione per evitare code post-pasquali. È un dibattito che, con un pizzico di sarcasmo, mette in luce quanto siamo tutti un po’ schiavi delle promozioni.
Consigli per gli Acquisti
Se state pianificando una gita Pasquetta, controllate gli orari per non ritrovarvi con il carrello vuoto: è sempre meglio essere preparati, soprattutto in una metropoli dove il "fai-da-te" incontra il sacro e il profano.
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