Attualità
Durante le elezioni alla Sapienza, gli studenti di destra e gli antifascisti si scontrano con cori, spintoni e insulti.
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Scontri alla Sapienza: tensioni tra studenti di destra e collettivi antifascisti
All’Università La Sapienza di Roma, durante le elezioni per i rappresentanti degli studenti, si sono verificati momenti di grande tensione. Mercoledì 20 novembre, nei pressi della Facoltà di Giurisprudenza, opposti schieramenti politici si sono affrontati con cori, spintoni e insulti.
Momenti di tensione tra studenti
La situazione è stata denunciata dal gruppo studentesco Cambiare Rotta, il quale ha evidenziato la presenza di scritte "Dux" e di svastiche sui manifesti elettorali. Secondo le accuse, gruppi di studenti di destra avrebbero esercitato pressioni sugli elettori alla Sapienza, cercando di influenzare il voto elettorale.
La risposta degli studenti antifascisti
I rappresentanti di Cambiare Rotta hanno dichiarato di aver bloccato quello che hanno definito "l’ennesimo tentativo di aggressione a stampo fascista e squadrista", respingendo le provocazioni con fermezza. Nel resoconto degli antifascisti, le studentesse sarebbero state oggetto di insulti sessisti, ma la risposta compatta degli studenti ha poi allontanato dal campus gli aggressori.
Critiche alla direzione dell’ateneo
Gli studenti antifascisti hanno criticato aspramente il silenzio della rettrice Antonella Polimeni, lamentando una presunta complicità delle istituzioni universitarie con gli elementi squadristi. Hanno ribadito la loro determinazione nel continuare a opporsi a quelli che considerano atteggiamenti fascisti all’interno dell’università.
La situazione resta tesa, alimentata anche dalle diverse interpretazioni delle responsabilità degli incidenti, mentre le immagini e i video dei disordini continuano a circolare sui social media.
Attualità
Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente
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Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.
Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.
I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.
Attualità
Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.
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Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.
La dinamica
Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.
L’arresto
L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.
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