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Federica ritrovata a 20 anni dopo la scomparsa da Roma con il marito, il fratello conferma che sta bene

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Federica ritrovata a 20 anni dopo la scomparsa da Roma con il marito, il fratello conferma che sta bene

Le forze dell’ordine ritrovano la giovane Federica, scomparsa a Roma

Nelle scorse ore si sono concluse positivamente le ricerche di Federica, la ventenne scomparsa da Tor Bella Monaca, quartiere di Roma. Dopo giorni di apprensione, il fratello Robert ha annunciato che la sorella è stata ritrovata in salute.

La scomparsa e l’apprensione dei familiari

Federica era scomparsa dallo scorso venerdì 8 novembre, suscitando la preoccupazione dei suoi cari. Dopo tre giorni senza contatti, il fratello Robert aveva deciso di denunciare la scomparsa alle autorità competenti. La sparizione della giovane aveva tenuto in apprensione la famiglia, soprattutto a causa del telefono che risultava spento e dell’incertezza sulla sua ubicazione. Grazie all’intervento dei carabinieri, la situazione si è risolta positivamente: Federica è stata ritrovata e al momento si trova con suo marito.

L’appello sui social e la mobilitazione del quartiere

La scomparsa di Federica aveva mobilitato la comunità, con appelli lanciati sui social network dai familiari. Robert aveva chiesto l’aiuto dei residenti di Tor Bella Monaca e Tor San Lorenzo, incoraggiando chiunque avesse notizie a contattare la famiglia. “Buongiorno a tutti, vorrei fare un avviso importante: venerdì sera è scomparsa mia sorella,” aveva scritto Robert su un gruppo Facebook locale, cercando testimonianze e segnalazioni.

La conclusione della vicenda

Dopo l’attivazione delle ricerche da parte delle forze dell’ordine, la vicenda ha avuto un epilogo sereno con il ritrovamento di Federica. Robert ha espresso gratitudine attraverso un messaggio su Facebook, ringraziando tutti coloro che hanno partecipato attivamente alle ricerche o fornito supporto in quei giorni difficili. “Grazie di vero cuore a tutti – ha scritto – Mia sorella sta bene, l’ho sentita personalmente.” La storia di Federica si conclude quindi con un sospiro di sollievo per familiari e amici.

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Incidente su via Tiburtina: un 33enne muore dopo aver colpito un semaforo, una giovane risulta gravemente ferita.

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Incidente su via Tiburtina: un 33enne muore dopo aver colpito un semaforo, una giovane risulta gravemente ferita.

Un grave incidente si è verificato all’alba di oggi, domenica 23 febbraio, su via Tiburtina, nel quartiere Rebibbia. Verso le 4.00, un’auto diretta verso il Grande Raccordo Anulare ha perso il controllo, schiantandosi contro un semaforo. L’incidente sembra essersi verificato a causa dell’alta velocità.

Un uomo di 33 anni, di nazionalità rumena e conducente della Mazda 6 coinvolta, è deceduto sul colpo. Il personale del 118, giunto sul posto, ha confermato il decesso. Altri due passeggeri, un uomo e una giovane di 28 anni, sono stati trasportati in codice rosso agli ospedali Sandro Pertini e Policlinico Umberto I a causa delle gravi ferite riportate.

Sul luogo dell’incidente, gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale hanno chiuso via Tiburtina all’altezza di via Furio Cicogna per facilitare le operazioni di soccorso.

Reazioni alle stragi stradali

Marco Milani, Segretario Romano del Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), ha commentato l’incidente: “Ennesima vittima sulle strade romane che va ad aggiungersi a quelle che vengono ormai definite stragi del sabato sera. La polizia locale, già carente di importanti risorse deve tornare al suo ruolo intensificando i servizi autovelox ed i rilievi etilometrici.” Ha poi aggiunto: “Solo una vera e propria guerra all’alta velocità e al consumo di sostanze alteranti, maggiori cause della gran parte di morti su strada, può riportare la sicurezza delle strade romane, agli standard delle altre Capitali europee.”

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L’ultimo messaggio del prof Giovanni Scambia ai giovani medici è di non smettere di meravigliarsi.

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L’ultimo messaggio del prof Giovanni Scambia ai giovani medici è di non smettere di meravigliarsi.

Si sono svolte oggi le esequie di Giovanni Scambia, direttore scientifico della Fondazione Policlinico Gemelli e primario di ginecologia. L’ultimo messaggio del medico, registrato poco prima della sua scomparsa avvenuta il 20 febbraio a causa di un tumore al pancreas, è dedicato ai giovani medici e agli studenti di medicina.

Il video, condiviso da Scambia, esprime il suo desiderio di ispirare le nuove generazioni. “Il nostro viaggio nel passato e nel presente della ginecologia ostetricia del Policlinico Gemelli si conclude qui – spiega Scambia nel video – Faccio un ultimo messaggio, che voglio lasciare ai giovani che dovranno costruire il futuro della nostra scuola e della nostra clinica. Ed è quello di meravigliarsi dei progressi e delle conquiste così come mi meraviglio ancora io oggi di dove siamo arrivati”.

In un personale e toccante augurio, Scambia afferma: “Quando iniziai non avrei mai pensato di poter dire a una donna con un tumore che dopo la guarigione avrebbe potuto avere un bambino. Eppure oggi è così. Per chi scriverà la nostra storia, il mio augurio è di attraversare ancora tante scoperte e tante vittorie, magari con una squadra meravigliosa come la nostra. Grazie a tutti”.

Giovanni Scambia ha dedicato la sua vita alla medicina e alla formazione, lasciando un’importante eredità come ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e come Direttore Scientifico del Policlinico Universitario Agostino Gemelli, contribuendo significativamente alla ricerca medica e alla crescita della struttura.

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