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Foto di donne morte rubate al cimitero: il ladro delle ceneri di Elena Aubry condannato a 2 anni

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Foto di donne morte rubate al cimitero: il ladro delle ceneri di Elena Aubry condannato a 2 anni

Un collezionista di immagini di giovani defunte è stato condannato a due anni di reclusione. Nella sua abitazione sono state scoperte oltre 300 fotografie, sottratte da vari cimiteri di Roma. Tra i casi più eclatanti, quello riguardante la sottrazione dell’urna funeraria di Elena Aubry, deceduta in un incidente stradale all’età di 26 anni.

La scoperta

L’uomo, già noto alle autorità per i furti nei cimiteri della capitale, è stato identificato grazie alla denuncia presentata dalla madre di Elena Aubry. La sua abitazione è stata perquisita e si è trovato in possesso di una vasta collezione di immagini di giovani donne, prelevate dalle tombe. Queste fotografie erano accuratamente catalogate e disposte nella sua stanza.

Le motivazioni

Durante l’interrogatorio, l’uomo ha confessato il suo impulso ossessivo per le immagini di donne giovani e belle decedute. Definito come un “bisogno perverso”, ha ammesso di non poterne fare a meno, paragonando il suo comportamento a una dipendenza. È stato condannato per ricettazione, mentre ad aprile si aprirà un ulteriore processo per il furto delle ceneri di Elena Aubry, che lo vedrà imputato per violazione di sepolcro, vilipendio e sottrazione di cadavere.

Un taccuino in suo possesso, che annotava giorno, ora e nomi delle persone a cui appartenevano le foto, ha fornito ulteriori prove contro di lui. In alcuni casi, tuttavia, non è stato possibile restituire le immagini alle famiglie.

Implicazioni legali

Il tribunale ha stabilito che l’uomo fosse nel pieno possesso delle sue facoltà mentali al momento dei reati. La sentenza evidenzia l’agghiacciante dedizione con cui ha perseguito la sua attività per oltre dieci anni, nonostante fosse già stato condannato per reati simili nel 2014.

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Maltempo scatena caos a Roma, con vigili del fuoco impegnati su rami caduti e strade allagate

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Maltempo scatena caos a Roma, con vigili del fuoco impegnati su rami caduti e strade allagate

Roma è nel caos totale per il maltempo: decine di interventi dei vigili del fuoco per rami e alberi caduti, con strade allagate che hanno trasformato la città eterna in un acquitrino improvvisato. Mentre i romani maledicono il cielo, qualcuno si chiede se non sia solo l’ennesima scusa per non pagare le tasse in tempo. #MaltempoRoma #EmergenzaMeteo #VigiliDelFuoco

Gli interventi dei vigili del fuoco in prima linea

I pompieri di Roma sono stati chiamati a decine per gestire i danni causati dal temporale, con rami e alberi caduti che bloccano strade e mettono a rischio la circolazione. Le squadre hanno lavorato senza sosta, affrontando un’ondata di chiamate che ha messo alla prova le risorse disponibili, in una città che sembra sempre un passo indietro rispetto al meteo impazzito.

Strade allagate e disagi per i cittadini

Le piogge torrenziali hanno trasformato vie principali in fiumi improvvisati, lasciando automobilisti e pedoni intrappolati nel fango. I residenti parlano di un’emergenza prevedibile, con lamentele su una manutenzione urbana che, diciamolo, fa acqua da tutte le parti – e non solo per il maltempo.

Conseguenze del caos meteorologico

Oltre ai disagi immediati, il maltempo ha esposto vulnerabilità strutturali, con interventi rapidi che hanno evitato il peggio, ma non senza qualche critica al sistema. I vigili del fuoco continuano a monitorare la situazione, mentre la città prova a riprendersi da un evento che, per molti, è solo l’ennesimo capitolo di una storia già scritta.

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A Primavalle, figlio uccide la madre e la nasconde nell’armadio: dichiarato parzialmente pazzo

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A Primavalle, figlio uccide la madre e la nasconde nell’armadio: dichiarato parzialmente pazzo

Scandalo a Roma: un figlio "parzialmente infermo" uccide la madre e la nasconde nell’armadio, scatenando polemiche sulla giustizia! In un quartiere come Primavalle, dove i drammi familiari esplodono, questo caso fa discutere: è davvero la pazzia a scagionare? #RomaShocking #CrimineItaliano #GiustiziaControversa

In un episodio che sta infiammando i social e i dibattiti nazionali, un figlio è stato dichiarato "parzialmente infermo" dopo aver confessato l’omicidio della madre nel quartiere di Primavalle, a Roma. Le autorità hanno ricostruito la scena raccapricciante, dove il corpo è stato trovato nascosto nell’armadio, un dettaglio che ha lasciato tutti senza parole e alimentato critiche sul sistema giudiziario italiano.

Il delitto che ha sconvolto Roma

Le indagini svelano un atto brutale, con il figlio al centro di una storia che mescola follia e rabbia familiare. "Parzialmente infermo", come definito dalle perizie mediche, il giovane è ora al vaglio della corte, ma molti si chiedono se questa etichetta sia solo un comodo escamotage per evitare punizioni severe. In un’era in cui i tribunali sembrano troppo indulgenti, questo caso evidenzia le crepe di un sistema che, a volte, appare "troppo morbido" con i colpevoli.

Le reazioni e le polemiche

Mentre la comunità di Primavalle è in subbuglio, le opinioni online si dividono tra chi difende la linea della salute mentale e chi attacca, definendolo un’assurdità. Questo episodio non fa che amplificare i dibattiti sulle lacune della giustizia, con alcuni commentatori che lo etichettano come un ennesimo esempio di come la società protegga i "cattivi ragazzi". Le famiglie del quartiere, scosse, chiedono risposte immediate, alimentando un’onda virale di indignazione.

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