Cronaca
I giochi di Villa Pamphili organizzati dal sindaco dei bambini

Gestione organizzata nell’area giochi di Villa Pamphili
In una domenica soleggiata e affollata a Villa Pamphili, uno dei parchi più noti della città, l’area giochi diventa il palcoscenico di una scena di ordine e disciplina guidata da un giovane di nemmeno otto anni. Luca, come viene chiamato, si è assunto spontaneamente il compito di gestire il traffico dei bambini attorno all’altalena a cesto, la più ambita tra le attrazioni.
Un’organizzazione infallibile
Luca, soprannominato “Il sindaco” dai genitori presenti, ha dimostrato una padronanza e una capacità organizzativa riflessa in poche ma efficaci regole. Ha stabilito criteri di altezza per l’accesso all’altalena, facendo collaborare i suoi coetanei con ruoli ben definiti: chi si incarica di misurare, chi controlla la fila e chi vigila sulle batterie dei walkie-talkie, strumento essenziale per le comunicazioni tra i piccoli.
Efficienza e sicurezza
Un episodio in particolare ha catturato l’attenzione: la rapida risposta a una mamma che aveva perso di vista il figlio. Grazie all’intervento coordinato di Luca e dei suoi “collaboratori”, il bambino, un treenne con giubbotto verde, è stato ritrovato in brevissimo tempo. Un’ulteriore dimostrazione della competenza e del senso di responsabilità che Luca è stato in grado di ispirare nel suo giovane gruppo.
Cronaca
Wakeman presenta un concerto solista al pianoforte degli Yes

Un’ultima notte da solo al pianoforte, come ha fatto per una vita. Poi basta. Rick Wakeman, storico tastierista britannico già membro degli Yes del periodo d’oro, gli anni Settanta, dice addio a questo tipo di concerti.
Il saluto di un’icona della musica
Wakeman ha comunicato la conclusione della sua carriera dedicata a concerti solisti, dopo aver deliziato i fan con le sue esibizioni per anni. I suoi concerti hanno sempre rappresentato una fusione di virtuosismo e passione, rendendoli un’esperienza unica per il pubblico.
Un legame con il passato
Noto per il suo lavoro con gli Yes, Wakeman ha segnato un’era della musica rock progressive. Ora, con il suo ritiro dai concerti al pianoforte, si chiude un capitolo che ha incantato generazioni di ascoltatori.
Il futuro della musica per Wakeman
La decisione di Rick Wakeman segna un cambio significativo nella sua carriera. Sebbene chiuda questa porta, il suo contributo alla musica rimarrà impresso nella storia. Il tastierista promette di continuare a essere presente nel panorama musicale, ma con modalità diverse.
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
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