Attualità
I pagamenti col pos vengono rifiutati dai tassisti a Roma, come evitare truffe.
Nel contesto della crescente attenzione verso pagamenti elettronici, emergono modalità per gestire situazioni spiacevoli legate al rifiuto di pagamenti con il pos da parte di alcuni tassisti, come spiega Mauro Antonelli del centro studi dell’Unione Nazionale Consumatori.
Gestione dei Pagamenti con il Pos
Antonelli sottolinea l’obbligo per i tassisti di accettare pagamenti con il pos. Nel caso in cui il dispositivo dichiarato non funzionante, i clienti hanno il diritto di non pagare immediatamente, richiedendo una ricevuta fiscale con la dicitura “corrispettivo non incassato”. Questa pratica spinge spesso il tassista a risolvere improvvisamente il problema tecnico del pos.
Coinvolgimento delle Forze dell’Ordine
Un’alternativa è contattare le forze dell’ordine per una verifica del funzionamento del pos. Qualora il dispositivo risulti operativo, la legge prevede una multa per il tassista pari all’importo rifiutato più il 4 per cento. Tuttavia, come segnalato da fonti locali, la sanzione spesso viene semplicemente considerata come un costo gestibile dai tassisti stessi.
La questione rimane complessa, con molteplici implicazioni legali e pratiche per i clienti e i tassisti coinvolti.
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