Attualità
Il bando della Regione Lazio è stato pubblicato in ritardo: i comuni del Lazio senza Natale
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Il bando per eventi natalizi della Regione Lazio è pubblicato in ritardo
Il recente bando della Regione Lazio, che prevede contributi per la realizzazione di eventi natalizi nei comuni, è stato pubblicato lo scorso 25 novembre sul sito di Laziocrea, suscitando preoccupazioni per i tempi stretti. Il Partito Democratico e la consigliera Michela Califano hanno espresso dubbi sulla possibilità dei comuni di organizzarsi adeguatamente entro la scadenza fissata per il 2 dicembre.
Tempistiche ridotte e budget limitato
La consigliera Califano ha sollevato serie preoccupazioni in merito al bando, notando che anche l’anno precedente era stato lanciato in ritardo, causando difficoltà organizzative per molte cittadine. Quest’anno, inoltre, il finanziamento ha subito un drastico taglio, passando da 2 milioni a poco più di 500mila euro, distribuiti tra 378 comuni della regione. “Questa maggioranza continua a ignorare le richieste dei territori”, ha dichiarato Califano, suggerendo l’urgenza di prorogare i termini del bando.
Requisiti e importi dei contributi
Il bando stabilisce che il contributo sarà disponibile per eventi culturali, turistici e folcloristici che valorizzano le tradizioni del Lazio, coprendo anche manifestazioni enogastronomiche e artistiche. Gli eventi devono svolgersi tra il 1 dicembre 2024 e il 7 gennaio 2025. I comuni con più di 15mila abitanti possono ricevere fino a 30mila euro, mentre quelli tra 5mila e 15mila abitanti hanno un tetto massimo di 20mila euro. I piccoli comuni, con meno di 5mila abitanti, possono ottenere fino a 10mila euro.
Attualità
Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”
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Un uomo di 47 anni è stato condannato a tre anni e tre mesi di carcere dal Tribunale di Roma per maltrattamenti e stalking nei confronti della moglie. L’uomo è stato ritenuto responsabile di una serie di violenze fisiche e psicologiche, minacce di morte e comportamenti ossessivi.
Tra le azioni più gravi, l’imputato minacciava la donna dicendole: “Ti do gratis ai miei amici, che ti fanno prostituire”. La vittima, come riportato dal Corriere della Sera, ha subito una spirale di violenze che includevano aggressioni fisiche, umiliazioni e pedinamenti. Numerosi episodi di violenza sono stati documentati in sede processuale.
Minacce di morte e aggressioni
L’imputato, accusando la moglie di tradimenti, l’ha minacciata con frasi come: “Se mi lasci ti ammazzo”. Le aggressioni comprendevano pugni e schiaffi, oltre a tentativi di controllo sulla sua vita, come il clonare il telefonino della donna. La situazione é degenerata quando lui stesso ha contattato i carabinieri, affermando: “Venite, altrimenti ammazzo mia moglie o la faccio ammazzare da qualcun altro”. L’intervento delle forze dell’ordine, seguito dalla denuncia della vittima, ha avviato le indagini che hanno portato al processo e alla conseguente condanna dell’uomo.
Attualità
Vandalismo al liceo Manara con striscione contro gli anti-fascisti e stella di David sul muro
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Nella notte, è stato affisso uno striscione sul muro del liceo Manara di Roma, contenente la scritta: “Collettivo manariota antifascista? Hai reso la scuola ‘Judenfrei”, accompagnata da una stella di David. I vandali hanno inoltre ostacolato l’apertura dei cancelli della scuola, inserendo della schiuma nelle serrature. I carabinieri sono stati chiamati dalla preside per indagare sull’accaduto e identificare i responsabili.
L’Osa: “Attacco sionista”
L’Opposizione studentesca d’alternativa (Osa) ha descritto l’azione come un “attacco sionista”. In un comunicato, hanno affermato: “Usare stelle di David fatte sui muri per rivendicare questa azione squadrista è un’infamia. Tutta la nostra solidarietà agli studenti del Manara”. L’Osa ha denunciato precedenti minacce e intimidazioni contro gli studenti in solidarietà al popolo palestinese, definendo gli aggressori “veri estremisti e violenti”.
Il ministro Giuli: “Atto inverecondo”
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha commentato la situazione dicendo: “Chiunque utilizzi qualsiasi simbolo per esercitare forme di violenza e sopraffazione compie un atto inverecondo. Nel caso della Stella di Davide, rappresenta una identità profonda e indiscutibilmente lontano da qualsiasi forma di sopraffazione”. Giuli ha sottolineato l’importanza di educare i giovani sulla verità storica e scoraggiare qualsiasi forma di strumentalizzazione.
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