Attualità
Il caso di Serena Mollicone potrebbe essere riaperto dalla Cassazione per richiesta dei PM, c’entra anche Marco Vannini

Il delitto di Arce continua a tenere banco tra le pagine di cronaca, con la procura generale che ha recentemente presentato ricorso in Cassazione. Il fulcro del caso riguarda l’omicidio di Serena Mollicone, avvenuto nel 2001, e la conseguente assoluzione della famiglia Mottola, allora sotto accusa.
Ricorso contro l’assoluzione
La decisione del ricorso giunge dopo l’assoluzione in appello di Franco Mottola, comandante della stazione dei carabinieri di Arce all’epoca, sua moglie Anna Maria e il figlio Marco. I giudici avevano stabilito l’assenza di prove certe che potessero attribuire il delitto a uno dei membri della famiglia.
Le motivazioni del ricorso
Il ricorso si articola su quattro punti fondamentali. Anzitutto, i pm ritengono che la Corte d’Assise d’Appello si sia limitata a riproporre la sentenza di primo grado senza integrale motivazione, talvolta con una valutazione definita incoerente. In secondo luogo, si accusa la Corte di aver prodotto una “motivazione apparente”, priva di una valutazione complessiva degli indizi. Terzo, la mancata acquisizione di intercettazioni ambientali e telefoniche viene indicata come una grave lacuna, poiché tali prove avrebbero potuto chiarire alcune testimonianze. Infine, viene fatto un parallelo al caso di Marco Vannini per sottolineare le similitudini in termini di obblighi di garanzia non adempiuti.
Il confronto con altri casi
Il quarto punto fa riferimento al famigerato caso di Marco Vannini, sostenendo che, come nel caso Vannini, anche la famiglia Mottola avrebbe dovuto prevenire l’evento mortale. Tuttavia, la Corte ha ribadito che, mentre nel caso Vannini le responsabilità erano chiare, il caso Mollicone presenta zone d’ombra riguardo le azioni individuali. Nonostante le assoluzioni sia in primo grado che in appello, il ricorso cerca di portare a una nuova valutazione dell’intero caso.
Attualità
Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

Roma si risveglia con i suoi petali in fiore: il roseto comunale riapre il 21 aprile, sfidando la solita burocrazia italiana con un tocco di ribellione primaverile. Mentre i politici litigano, almeno i fiori offrono un po’ di bellezza gratuita – o quasi, con prenotazioni obbligatorie. Pronti a profumare l’aria di scandalo verde?
Il roseto comunale di Roma, uno dei tesori nascosti della Città Eterna, sta per tornare accessibile al pubblico a partire dal 21 aprile. Dopo mesi di chiusura, questa oasi di colori e profumi promette di attirare visitatori ansiosi di evadere dalla routine urbana. "Gli orari aggiornati e come prenotare le visite" saranno essenziali per godersi lo spettacolo, con ingressi regolati per evitare assembramenti – perché, si sa, in Italia l’ordine è sempre un optional.
Orari e Accessibilità
Il roseto aprirà con orari flessibili per adattarsi alle belle giornate primaverili, garantendo che tutti possano ammirare le rose senza troppi intoppi. Ma attenzione: la prenotazione è d’obbligo, un piccolo prezzo da pagare per un po’ di pace tra i fiori, lontano dalle solite chiacchiere da bar su tasse e ritardi.
Come Prenotare
Per assicurarsi un posto, i visitatori dovranno seguire procedure semplici ma rigorose, come indicato dalle linee guida ufficiali. "Come prenotare le visite" potrebbe includere app o siti web, rendendo l’esperienza un mix di natura e tecnologia – perché nel 2024, anche i petali hanno bisogno di un codice QR.
Consigli per i Visitatori
Non perdetevi l’opportunità di scattare foto mozzafiato o semplicemente rilassarmi tra le aiuole: è un promemoria che, nonostante le bizze della politica, Roma sa ancora come stupire. Ricordate, però, di rispettare le regole per mantenere intatto questo gioiello urbano.
Attualità
Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

Mentre la Pasqua si avvicina, i romani si trovano di fronte a un dilemma eterno: tra uova di cioccolato e carrelli della spesa, quali supermercati e centri commerciali resteranno aperti per soddisfare la fame di acquisti? Con l’immagine di un’affollata cassa di supermercato che fa da sfondo, "quali sono i supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma" diventa la domanda del momento, un mix di tradizione e consumismo che non risparmia nemmeno le feste.
Pasqua a Roma: Supermercati aperti nonostante le feste? Scopri quali resteranno operativi per lo shopping last-minute, perché chi si ferma è perduto! #Pasqua #Roma #CentriCommerciali #ShoppingFestivo
Orari e Aperture Tipiche
In città come Roma, dove il commercio non dorme mai, alcuni supermercati e centri commerciali sfidano le chiusure festive con orari estesi, attirando folle di acquirenti affamati di offerte. È un fenomeno che sottolinea come, in tempi moderni, le tradizioni si adattino al ritmo frenetico della vita quotidiana.
Impatto sul Consumatore
Per i romani, sapere quali luoghi rimarranno accessibili significa bilanciare famiglia e spesa, con un tocco di ironia: mentre alcuni criticano l’invasione del commerciale nelle feste, altri lo vedono come una benedizione per evitare code post-pasquali. È un dibattito che, con un pizzico di sarcasmo, mette in luce quanto siamo tutti un po’ schiavi delle promozioni.
Consigli per gli Acquisti
Se state pianificando una gita Pasquetta, controllate gli orari per non ritrovarvi con il carrello vuoto: è sempre meglio essere preparati, soprattutto in una metropoli dove il "fai-da-te" incontra il sacro e il profano.
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