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Il piromane che ha distrutto il negozio al Pianeta Outlet è stato arrestato, ora si cerca il mandante.

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Il piromane che ha distrutto il negozio al Pianeta Outlet è stato arrestato, ora si cerca il mandante.

La Squadra Mobile di Frosinone ha compiuto un importante passo avanti nelle indagini sull’incendio doloso che ha colpito il negozio di casalinghi ‘Pianeta Outlet’. L’uomo arrestato, un 47enne con precedenti penali, è stato identificato come l’autore materiale del reato.

L’arresto del sospettato

Le autorità hanno individuato il sospettato attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza, che lo mostrano mentre si avvicina all’ingresso laterale del negozio, rompe un vetro, e introduce una tanica di benzina per appiccare il fuoco. Indossava abiti scuri e un cappuccio per celare la propria identità. Le forze dell’ordine stanno ancora indagando per identificare il possibile mandante, ritenuto il vero responsabile dell’incendio.

La reazione dei proprietari

Nonostante il danno grave, che ha costretto alla chiusura temporanea del negozio, i proprietari di ‘Pianeta Outlet’ si sono dimostrati determinati a superare l’accaduto. “Rassegnatevi, noi adesso puliremo tutto e torneremo più forti di prima. Siamo una famiglia e siamo uniti contro questi balordi”, ha dichiarato Delia Borrelli, una delle titolari, condividendo un messaggio di resilienza sui social media.

Il contesto dell’incendio

Il negozio, situato sulla Monti Lepini, aveva appena festeggiato la sua inaugurazione una settimana prima dell’incidente. Le fiamme hanno provocato danni significativi, ritardando la ripresa delle attività per diversi mesi. Gli investigatori stanno lavorando alacremente per portare alla luce la verità dietro questo atto criminoso, nella speranza di porre fine a tali atti vandalici.

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Striscione fascista esposto in Curva Sud durante la partita della Roma provoca sdegno e viene ripreso in tv

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Striscione fascista esposto in Curva Sud durante la partita della Roma provoca sdegno e viene ripreso in tv

Durante la partita Roma-Monza, vinta dalla squadra giallorossa con il punteggio di 4 a 0, la Curva Sud ha esposto un grande striscione dedicato a “Paoletto” con la citazione: “Io ce resto su sta strada finché me reggheno le gambe, è co sto core e co sta faccia che so diventato grande!”. Si tratta di una frase che, sebbene non offensiva né esplicitamente riconducibile al fascismo, ha sollevato polemiche.

Il giornalista Paolo Berizzi del quotidiano La Repubblica ha evidenziato che i versi provengono dal brano “Er camerata”, scritto nel 2007 dal gruppo di estrema destra INSEDIA e pubblicato nell’album ‘Quando c’era lui’. Nonostante il testo dello striscione non contenga riferimenti evidenti al fascismo, il significato della canzone è controverso. Il brano aborda temi legati alla lealtà tra amici e alla vita di strada, esprimendo un forte attaccamento a ideali che possono risultare problematici.

La canzone completa, ricca di frasi come: “Nun s’accannano l’amici per un paro de mignotte” e “ma una cosa ne so certo, una sola l’ho capita, nun s’accanna un Camerata anche a rischio de la vita!”, riflette un contesto che potrebbe suscitare preoccupazioni. La discussione attorno allo striscione evidenzia la complessità dei simboli e dei messaggi all’interno delle culture calcistiche.

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Assalto al commissariato di Albano, incendiate 16 auto: informazioni disponibili finora

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Assalto al commissariato di Albano, incendiate 16 auto: informazioni disponibili finora

Indagini sono in corso sull’incendio doloso che ha distrutto sedici auto della polizia nel parcheggio del commissariato di Albano Laziale.

Sono 16 le automobili della polizia di Stato distrutte dalle fiamme nell’incendio divampato la scorsa notte all’interno del parcheggio del commissariato di Albano Laziale, comune dei Castelli Romani. Sulla vicenda sono in corso indagini della Digos, ed è ormai certo che il rogo sia di origine dolosa. Alcune telecamere hanno ripreso un uomo incappucciato mentre innescava il rogo.

L’attentato alla stazione di Albano Laziale e le indagini

Nel video pubblicato dal sindacato Coisp, le automobili risultano gravemente danneggiate o distrutte. Le telecamere di sicurezza hanno immortalato un uomo incappucciato mentre entrava nel parcheggio e appiccava l’incendio, probabilmente utilizzando della Diavolina. Le indagini sono attualmente in corso, e secondo Domenico Pianese, segretario del Coisp, “è abbastanza evidente che dietro questo gesto ci siano esponenti dell’area anarco-insurrezionalista, una pista che merita di essere approfondita dalle autorità competenti. Si tratta di un atto gravissimo contro le forze dell’ordine, che mette a rischio non solo gli operatori di Polizia ma anche la sicurezza della collettività”.

L’inquietante precedente: l’incendio alla stazione dei carabinieri

Solo pochi giorni fa, alcune macchine della stazione dei carabinieri di Castel Gandolfo hanno rischiato di essere distrutte dalle fiamme. Pur non essendoci elementi che collegano i due gesti, la vicinanza tra i luoghi e le modalità sembrano simili, suggerendo che non si tratti di episodi isolati. Attorno alle 4 del 9 febbraio, un carabiniere ha notato un incendio nel piazzale dove erano parcheggiate le auto di servizio. Le fiamme avevano avvolto le gomme di due automobili, ma l’intervento immediato ha evitato ulteriori danni. In quel caso, sono stati trovati inneschi e le telecamere hanno ripreso una persona incappucciata mentre scavalcava la recinzione esterna ed entrava nel piazzale.

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