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Il turismo del selfie a Roma: mezz’ora in fila per scattare una foto allo specchio di Sant’Ignazio di Loyola

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Il turismo del selfie a Roma: mezz’ora in fila per scattare una foto allo specchio di Sant’Ignazio di Loyola

Almeno venti minuti di fila in un giorno infrasettimanale per vedere l’effetto ottico (e scattarsi un selfie) allo specchio della chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Roma.

La chiesa più conosciuta di TikTok

È la chiesa più conosciuta di TikTok e si trova in pieno centro di Roma, a pochi passi dalla Fontana di Trevi. A renderla così famosa, un affascinante effetto ottico che, grazie a uno specchio posizionato davanti all’abside, permette di ammirare meglio e in prospettiva il soffitto affrescato. Ammirata sia dai cittadini e cittadine della capitale che dai turisti, effettuando una ricerca con “mirror church Rome”, è il primo risultato. Sui social sono migliaia i contenuti con selfie e video dell’interno della chiesa. Inestimabile, invece, lo stupore di chi vede la chiesa e i suoi affreschi per la prima volta. Sono centinaia le persone che ogni giorno si trovano in fila per ammirare le opere d’arte della chiesa, aumentate drasticamente dopo i video diventati virali su TikTok.

Una ragazza davanti allo specchio della chiesa di Sant’Ignazio di Loyola mentre si scatta un selfie (o sta registrando un video).

Attrazione per turisti e cittadini

Questo posto è diventato popolare per alcuni video virali su TikTok e ora centinaia di persone ogni giorno fanno la fila per scattare una foto. “Ho fatto una fila di più o meno 20 o 30 minuti: è bellissimo – ha dichiarato a Fanpage.it una turista – È la seconda volta che vengo a visitare la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, mi piace tantissimo. Oggi ho deciso di portare mia mamma a vederla.”


Roma e il turismo del selfie: mezz’ora in fila per la foto allo specchio di Sant’Ignazio di Loyola

La fila all'interno della chiesa di Sant'Ignazio di Loyola prima di raggiungere lo specchio.

La fila all’interno della chiesa di Sant’Ignazio di Loyola prima di raggiungere lo specchio.

Non solo internet, una volta trovata questa chicca nel cuore di Roma, parte il passaparola con i conoscenti e gli amici. “L’ho scoperta grazie alla figlia di mio marito – ha dichiarato – Lei c’era già stata. Una volta tornata ci ha suggerito di andare perché le era piaciuta molto.”

Un’altra turista ancora, ha spiegato di essere rimasta affascinata proprio dalla trovata dello specchio: “Mi piace perché è possibile farsi delle foto con tutto questo – ha spiegato, indicando verso il soffitto – Si possono inquadrare sia gli affreschi che noi stessi, riflessi nello specchio”. Un segno del proprio passaggio nella chiesa e, quindi, nella capitale da custodire come ricordo della propria vacanza o, come succede sempre più spesso, da condividere sui social.

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Femminicidio Ilaria Sula: il sangue in corridoio potrebbe cambiare il ruolo della madre del killer nella vicenda

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Femminicidio Ilaria Sula: il sangue in corridoio potrebbe cambiare il ruolo della madre del killer nella vicenda

Il caso del femminicidio di Ilaria Sula continua a scuotere l’opinione pubblica. Un dettaglio emerso recentemente potrebbe cambiare drasticamente la posizione della madre del killer, con il sangue trovato in corridoio che ora diventa un elemento cruciale. #Femminicidio #IlariaSula #Giustizia

Un nuovo sviluppo nel caso del femminicidio di Ilaria Sula ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Il dettaglio del "sangue in corridoio" potrebbe avere un impatto significativo sul ruolo della madre dell’assassino.

Il Sangue in Corridoio

Secondo le ultime informazioni, il sangue trovato nel corridoio dell’abitazione dove è avvenuto il delitto di Ilaria Sula potrebbe cambiare la prospettiva sul coinvolgimento della madre del killer. Questo elemento, che inizialmente poteva sembrare secondario, ora viene considerato come una possibile prova cruciale.

Le Implicazioni Legali

La presenza di sangue in corridoio apre nuovi scenari legali. Se la madre del killer avesse avuto un ruolo, anche solo di complicità, questo potrebbe aggravare la sua posizione. Le indagini si stanno concentrando su questo aspetto, cercando di capire se ci siano state manovre per coprire o aiutare l’assassino.

Reazioni e Commenti

La notizia ha suscitato reazioni forti sui social media, con molti che esprimono la loro indignazione. Un utente ha commentato: "La giustizia deve fare il suo corso, ma che schifo se anche la madre è coinvolta!" Questo sentimento riflette una crescente frustrazione pubblica verso il caso.

Le indagini proseguono, e ogni nuovo dettaglio potrebbe portare a una svolta significativa in questo drammatico caso di femminicidio.

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Roma, incidente sulla Casilina: auto contro albero, Federico Regni muore a 25 anni

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Roma, incidente sulla Casilina: auto contro albero, Federico Regni muore a 25 anni

#Roma #IncidenteStradale #Cronaca Tragedia sulla Castrense: auto contro un albero, Federico Regni perde la vita a soli 25 anni. L’incidente ha scosso la comunità locale, sollevando dibattiti sulla sicurezza stradale. Leggi l’articolo per i dettagli.


Un tragico incidente ha funestato la strada Castrense a Roma, dove un’automobile è finita contro un albero e si è ribaltata. La vittima di questo terribile evento è Federico Regni, un giovane di 25 anni che ha perso la vita sul colpo. L’incidente ha sollevato un acceso dibattito sulla sicurezza delle strade romane, con molti che si chiedono se le misure di prevenzione attuali siano sufficienti.

La dinamica dell’incidente

Secondo quanto riportato, l’auto di Federico stava percorrendo la Castrense quando, per cause ancora da chiarire, è andata fuori controllo, finendo la sua corsa contro un albero. Il veicolo si è ribaltato, lasciando poche speranze per il conducente. "La velocità e le condizioni della strada potrebbero aver giocato un ruolo cruciale" ha commentato un testimone.

La reazione della comunità

La morte di Federico ha scosso profondamente la comunità locale. Molti hanno espresso il loro dolore sui social media, condividendo ricordi del giovane e chiedendo maggiore attenzione alla sicurezza stradale. "È una tragedia che ci ricorda quanto siano fragili le nostre vite" ha scritto un amico di famiglia. La discussione pubblica si è spostata rapidamente su come migliorare le infrastrutture stradali per prevenire futuri incidenti.

Accesso negato al reportage

Curiosamente, chi ha cercato di accedere al reportage originale di Fanpage.it ha trovato un messaggio di errore: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/incidente-sulla-castrense-auto-finisce-contro-un-albero-e-si-ribalta-federico-regni-muore-a-25-anni/‘ on this server. Reference #18.16781202.1744536003.a2ccc2b". Questo ha alimentato ulteriori polemiche su come le notizie di cronaca vengano gestite e diffuse.

L’incidente sulla Castrense rimane un doloroso promemoria della necessità di maggiore sicurezza sulle strade, con la speranza che la morte di Federico non sia vana e possa portare a cambiamenti concreti.

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