Cronaca
Il vigile del fuoco ferito a Torre Spaccata dimesso dopo 3 mesi. «Quattro interventi chirurgici per respirare»
Dopo quasi tre mesi di cure intensive presso l’ospedale Sant’Eugenio, il vigile del fuoco ferito gravemente il 21 agosto mentre tentava di domare un maxi incendio tra i quartieri di Cinecittà Est e Torre Spaccata, è stato dimesso sabato. Le sue condizioni sono state descritte come “discrete condizioni generali, con mobilità autonoma, collaborativo, reattivo ed in buono stato psicologico” dalla Asl Roma 2.
Le cure
L’uomo era il più grave dei quattro feriti nell’incidente, che ha coinvolto anche tre operatori della Protezione Civile. Ha subito quattro interventi chirurgici per ripristinare le funzionalità respiratorie e avviare i primi innesti dermo-epidermici nelle aree colpite dalle ustioni di II e III grado, che hanno coinvolto il 54% della sua superficie corporea. Dopo settimane di intubazione, sedazione e trattamenti per il controllo del dolore, le sue condizioni sono ora considerate stabili, anche se rimane un lungo cammino di recupero.
Il percorso di riabilitazione proseguirà presso l’ambulatorio Ustioni dell’Ospedale Sant’Eugenio e tramite la Continuità Assistenziale Domiciliare della ASL Roma 2, mirata al recupero funzionale totale.
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