Attualità
Incidente tra volanti causa la morte di Amar Kudin, due colleghi indagati per omicidio stradale e lesioni
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Oggi, via dei Monfortani è chiusa per consentire un sopralluogo da parte dei consulenti della Procura. L’incidentato, Amar Kudin, un poliziotto di 32 anni, ha perso la vita in uno scontro tra volanti di polizia. Gli altri due agenti alla guida sono ora indagati per omicidio stradale e lesioni.
Sopralluogo dei consulenti nominati dalla Procura
I consulenti della Procura stanno raccogliendo prove per chiarire le responsabilità degli agenti coinvolti. L’attenzione è focalizzata sulla visibilità dell’incrocio e sul funzionamento del semaforo al momento dell’incidente. Oltre ai rilievi sul campo, verranno analizzati anche i dati delle dashcam e delle centraline degli airbag delle vetture coinvolte.
L’incidente e le conseguenze
Nell’incidente, Amar Kudin, agente in servizio a Primavalle e rugbista, era passeggero di una delle volanti che si sono scontrate. L’impatto è avvenuto verso le ore 5 del mattino tra via dell’Acquedotto del Peschiera e via dei Monfortani, nell’area di Torrevecchia. La pattuglia stava presumibilmente rispondendo a una chiamata per sedare una rissa, mentre l’altra volante trasportava una persona sospettata di furto.
Feriti e ipotesi sull’incidente
Oltre alla tragica morte di Amar Kudin, l’incidente ha causato il ferimento di quattro persone, tra cui tre agenti e il sospettato di furto trasportato dalla polizia. I feriti sono stati ricoverati in diversi ospedali: la conducente al San Camillo, un altro agente al Santo Spirito e il passeggero al San Filippo Neri. Il sospettato, invece, è stato portato al Policlinico Agostino Gemelli.
Le indagini proseguono per definire con precisione la dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità dei conducenti delle volanti coinvolte.
Attualità
La graduatoria dei nuovi 1000 taxi a Roma sarà annunciata dal Campidoglio la prossima settimana.
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L’iter del bando per l’introduzione di 1000 nuovi taxi a Roma è finalmente concluso e la graduatoria sarà resa disponibile online all’inizio della prossima settimana, secondo quanto riportato dal Campidoglio. Questo sviluppo si è reso necessario per rispondere alle esigenze di cittadini e turisti, con l’obiettivo di migliorare il servizio di trasporto nella capitale in vista del Giubileo 2025.
Gualtieri: “Promessa mantenuta”
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso entusiasmo riguardo all’annuncio, sottolineando: “Roma avrà 1000 nuovi taxi come avevamo promesso”. Gualtieri ha evidenziato che la conclusione dell’iter del bando rappresenta un passo importante verso una mobilità più efficiente, simile a quella di altre capitali europee. Ha anche riconosciuto le sfide affrontate nel processo, definendolo “un percorso complesso e irto di ostacoli, che ha determinato alcune settimane di ritardo”. Ha ringraziato l’Assessorato e gli Uffici comunali per il loro lavoro professionale.
Controlli su abusi e irregolarità
Parallelamente, la polizia locale di Roma Capitale ha intensificato i controlli per contrastare abusi e irregolarità nel settore dei taxi e del noleggio con conducente (ncc), effettuando già 1500 interventi dall’inizio del 2025. Recentemente, un’operazione ha rivelato comportamenti scorretti da parte di alcuni tassisti all’ingresso dell’outlet di Castel Romano, dove è emerso che rifiutavano di trasportare determinati clienti, chiedendo pagamenti senza il tassametro.
Grazie a indagini approfondite, due presunti responsabili sono stati identificati, e due taxi sono stati sequestrati: uno era immatricolato per uso privato ma utilizzato come taxi, mentre l’altro conducente trasportava clienti nonostante avesse subito il ritiro della patente.
Attualità
Inizia il processo per l’avvocato accusato di aver rubato mezzo milione di euro a Paolo Calissano
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È iniziato il processo relativo alla morte di Paolo Calissano, l’attore genovese deceduto a Roma il 29 dicembre 2021. A essere imputato è l’avvocato Matteo Minna, storico amministratore di sostegno di Calissano, accusato di peculato, circonvenzione di incapace e falso. L’accusa sostiene che Minna abbia sottratto alla vittima circa mezzo milione di euro approfittando della sua vulnerabilità. Il fratello di Calissano, Roberto, ha sporto denuncia dopo aver notato anomalie nei conti e nei bonifici dell’attore.
Il ruolo dell’avvocato Minna
Il fratello di Paolo Calissano ha descritto la situazione come un “duplice dolore, perché ci fidavamo di lui”. Minna e Calissano si conoscevano da tredici anni, durante i quali l’avvocato ha gestito le finanze dell’attore. Dall’inizio del procedimento, Minna si trova agli arresti domiciliari e sono emerse circa 143 operazioni irregolari effettuate nell’arco di tredici anni. Nell’ultimo periodo della sua vita, Paolo Calissano era in uno stato di fragilità, afflitto da depressione e debiti.
Altre presunte vittime e sequestro di beni
Oltre a Calissano, Minna sarebbe accusato di aver ingannato altre persone, sottraendo denaro in modo “spregiudicato”. Per queste motivazioni, è stato disposto un sequestro di beni per un valore di 800mila euro nei suoi confronti.
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