La Basilica di San Pietro ha un “gemello digitale” grazie a laser, droni e AI

Nasce il gemello digitale della Basilica di San Pietro

Grazie all’uso combinato di droni, laser e intelligenza artificiale, è stato creato il primo gemello digitale della Basilica di San Pietro. Questo progetto rappresenta una novità assoluta per un edificio sacro, offrendo una replica virtuale dettagliata della struttura.

Un’opera di innovazione tecnologica

Il progetto, denominato “La Basilica di San Pietro: AI-Enhanced Experience”, ha coinvolto l’utilizzo di droni e laser per mappare la Basilica nei suoi dettagli più nascosti, scoprendo angoli fino ad oggi inaccessibili ai visitatori. Non è solo un traguardo del Vaticano, ma un importante passo avanti nell’architettura e conservazione dei beni culturali, consentendo di facilitare restauri e protezione della struttura.

Un viaggio attraverso i secoli

La creazione del gemello digitale ha richiesto due anni di lavoro intensivo, durante i quali sono state raccolte oltre quattrocentomila immagini digitali. Queste sono state elaborate dall’intelligenza artificiale per generare un modello tridimensionale della Basilica. L’impresa ha non solo svelato vulnerabilità strutturali ma ha anche permesso di attraversare 17 secoli di storia della Basilica, dal periodo dell’imperatore Costantino alla ricostruzione con la celebre cupola di Michelangelo.

Nel complesso, il gemello digitale non rappresenta solo una copia della Basilica, ma un’opportunità senza precedenti per il pubblico di accedere a una visione più profonda e dettagliata di questo monumento storico, rendendo visibile un passato prima sconosciuto.

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