Cronaca
La città è oscurata dal racket

Una bomba carta è esplosa nelle prime ore del mattino a Ostia, seminando il panico tra i residenti. L’attacco, avvenuto verso le 3 del mattino, ha colpito una gioielleria situata in via delle Nereidi, nel quartiere di Ponente. L’episodio è arrivato in concomitanza con la cerimonia della presa in carico di due ville sequestrate alla criminalità organizzata.
I RILIEVI
Il proprietario dell’attività colpita ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna minaccia, suggerendo che possa trattarsi di un tentativo di furto. Tuttavia, le forze dell’ordine mantengono qualche riserva su questa ipotesi, considerata la natura della deflagrazione e i danni consequenziali. La polizia scientifica è già intervenuta per effettuare i rilievi necessari e raccogliere tracce di esplosivo.
LE REAZIONI
L’impatto dell’esplosione è stato sentito a notevole distanza, suscitando diverse reazioni tra i residenti. Molti hanno raccontato di aver avvertito un forte boato, con i mobili delle case che tremavano a causa dell’onda d’urto. Questo episodio riporta alla mente una serie di attacchi simili avvenuti la scorsa estate lungo il litorale romano.
LE IPOTESI
Gli investigatori stanno considerando diverse piste, tra cui quella di un giro di estorsioni legato al racket dell’usura e al traffico di stupefacenti, data l’affiliazione di alcuni locali colpiti in passato a clan criminali. L’intensificarsi di questi eventi aveva già spinto ad avviare iniziative di sicurezza pubblica e potrebbe comportare ulteriori interventi delle autorità per arginare il fenomeno.
Cronaca
Aumento della violenza giovanile dopo il Covid

Da inizio anno i carabinieri hanno riscontrato l’aumento dei casi di adolescenti tra i 15 e 17 anni per **“porto di oggetti atti a offendere”**. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, che segnano un incremento significativo in questo tipo di reato tra i giovani.
Crescita preoccupante dei reati tra adolescenti
Le statistiche mostrano un trend allarmante, con molti ragazzi che vengono fermati per possesso di armi o oggetti contundenti. Tali episodi sollevano interrogativi sulla sicurezza nelle comunità e sulla necessità di interventi mirati.
Interventi delle forze dell’ordine
I carabinieri hanno intensificato le operazioni di controllo per prevenire e contrastare questa situazione. Le autorità stanno valutando misure più severe e programmi di sensibilizzazione per affrontare la questione.
Implicazioni sociali e culturali
L’aumento di reati di questo tipo è indicativo di una problematica più ampia che coinvolge il comportamento giovanile e il contesto sociale in cui vive questa fascia di età. Le forze dell’ordine, insieme alle istituzioni, cercano strategie efficaci per affrontare il fenomeno e garantire una maggiore sicurezza nelle città.
Cronaca
Roma Pride 2025: manifestazione in piazza il 14 giugno con il tema Fuorilegge

Il 14 giugno il Roma Pride tornerà in piazza con lo slogan ‘Fuorilegge!’. Mario Colamarino, presidente del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e portavoce del Roma Pride, denuncia che “le politiche repressive del governo Meloni, in questi tre anni, hanno prodotto una serie di leggi volte a criminalizzare la comunità Lgbtqia+ in tutto il globo terracqueo”. Colamarino sottolinea l’accanimento del governo nei confronti della comunità, definendolo “un’arma di distrazione di massa” che porta a una marginalizzazione e criminalizzazione del popolo Lgbtqia+.
Rivendicazioni e richieste
I promotori del Roma Pride evidenziano di essere accusati di propaganda “solo perché rivendichiamo la nostra esistenza, anche attraverso un linguaggio che rispetti le nostre identità”. Continuano a subire “odio e violenza per il nostro orientamento sessuale o la nostra identità di genere” e richiedono da anni leggi a tutela dei diritti della comunità. Tuttavia, lamentano che “la nostra classe politica è impegnata in ben altre questioni più importanti”: combattere contro asterischi e schwa e produrre leggi contro l’ideologia gender.
Autodeterminazione e diritti
Colamarino denuncia un attacco alla libertà individuale, dichiarando: «Chi ci governa vorrebbe impedirci di autodeterminarci nella nostra identità di genere, eppure la stessa Giorgia Meloni si autodetermina come il presidente del consiglio». La comunità Lgbtqia+ si oppone decisamente alle recenti normative, che, secondo loro, negano l’esistenza delle famiglie e creano un “incostituzionale divieto universale di gestazione per altri”. Concludono affermando che “il Roma Pride e la comunità Lgbtqia+ non arretrano e non intendono rinunciare a nessuna rivendicazione. Ci proclamiamo fuorilegge”.
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