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Cronaca

La posizione dello studio Procopio ora è complicata dalla relazione della Asl. Cosa è successo veramente?

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La posizione dello studio Procopio ora è complicata dalla relazione della Asl. Cosa è successo veramente?

Una vicenda tragica si è verificata a Roma, dove Margaret Spada, una giovane di 22 anni proveniente dalla Sicilia, ha perso la vita in circostanze ancora non del tutto chiarite. Margaret si era recata nella capitale per sottoporsi a un intervento di rinoplastica in un centro medico situato in viale Cesare Pavese, nell’Eur. Quanto accaduto è ora al centro di accertamenti volti a far luce su eventuali responsabilità mediche.

Intervento e Dubbi Medici

Il decesso potrebbe essere stato causato da una “cardiopatia congenita” non diagnosticata, o da un possibile errore nel dosaggio dell’anestetico. Questi aspetti sono al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando di stabilire se vi siano stati errori o mancanze nel corso dell’intervento. La rinoplastica, un’operazione in apparenza di routine, potrebbe essere stata eseguita in maniera inappropriata dai medici coinvolti, mettendo in evidenza possibili carenze organizzative e professionali.

Una Testimonianza

Un racconto significativo proviene da Martina, una giovane di 26 anni che, in passato, si era sottoposta a un intervento nello stesso centro. Condivide la sua esperienza affermando: «Un anno fa ero sullo stesso lettino, non so perché sono ancora viva». Le sue parole pongono l’accento su possibili problemi ricorrenti all’interno della struttura.

L’indagine su quanto accaduto è in corso, mentre il dolore e le domande rimangono per la famiglia di Margaret e per quanti cercano di comprendere le ragioni di questa perdita inaspettata.

Cronaca

Tor Tre Teste e il calcio in vetrina: quel che conta è farsi vendere

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Tor Tre Teste e il calcio in vetrina: quel che conta è farsi vendere

In un mondo dove il calcio giovanile sembra più una vetrina per trofei che una fucina di talenti, il presidente D’Adamo ribalta la prospettiva: "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca". Ecco la rivoluzione silenziosa del calcio giovanile. #CalcioGiovanile #RivoluzioneSilenziosa #ProfessionistiDelFuturo


Un Modello Sostenibile

Un modello sostenibile fondato sul mercato e non sui trofei. Il presidente D’Adamo: "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca"


La Rivoluzione del Calcio Giovanile

In un’epoca dove il calcio giovanile è spesso ridotto a una corsa sfrenata per accumulare trofei, il presidente D’Adamo propone una visione alternativa. "La vera vittoria è quanti ragazzi finiscono nei professionisti. Meno i titoli messi in bacheca" Ecco una rivoluzione che potrebbe cambiare il volto del calcio giovanile italiano, puntando sulla crescita dei giovani piuttosto che sulla collezione di medaglie. #CalcioGiovanile #RivoluzioneSilenziosa #ProfessionistiDelFuturo

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Cronaca

Rivolta nel carcere di Cassino: trasferiti 50 detenuti nella notte, devastato un piano

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Rivolta nel carcere di Cassino: trasferiti 50 detenuti nella notte, devastato un piano

Rivolta nel carcere di Cassino: caos totale, detenuti trasferiti e forze speciali intervenute. Il sovraffollamento è la norma, con la Polizia Penitenziaria che manca all’appello. #CaosCarcerario #Sovraffollamento #PoliziaPenitenziaria


Rivolta nel carcere di Cassino

Rivolta domenica sera nel carcere San Domenico di Cassino: è stato devastato il primo piano della Seconda sezione e per questo circa 50 persone sono state trasferite nella notte in altri istituti di pena. Nel penitenziario di via Sferracavalli è stato necessario l’impiego del Gruppo di Intervento operativo ed a supporto anche unità del Gruppo intervento rapido della Campania e del Nucleo cittadino di Roma.

Sovraffollamento e carenza di personale

A Cassino sul piano del sovraffollamento ci sono 17 detenuti in più del previsto mentre la Polizia Penitenziaria che al momento ha 37 unità in meno di quanto previsto in organico. Negli altri istituti del Lazio Sud la situazione è più grave: secondo i dati del Ministero della Giustizia a Frosinone ci sono 55 detenuti in più: sono previsti al massimo in 517 ma sono presenti in 572. Nella casa Circondariale di Latina gli esuberi sono 59: a fronte dei 77 detenuti previsti ne risultano presenti 136.

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