Cronaca
«La stagione di quest’anno sarà piena»
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C’è ottimismo tra gli operatori turistici degli Appennini dopo un anno difficile. Questo fine settimana, una leggera nevicata ha imbiancato le vette tra Terminillo e Campo Staffi, portando speranza per una stagione turistica più promettente. La neve è scesa anche sul monte Anticotento nei Simbruini e sul Monte Livata, sebbene per un breve periodo.
Rieti, sci al Terminillo: «In presenza di neve pronti a partire per fine mese».
Quando apriranno
A Monte Livata, il più vicino alle piste da sci della capitale, si guarda con ottimismo alla stagione 2024-25. Secondo Diego Checchi, caposervizio della seggiovia dell’impianto a Subiaco, le previsioni sono incoraggianti, nonostante attualmente i fiocchi non abbiano attecchito. Le attività in corso includono escursioni in bici, mentre si attende l’apertura dell’impianto dall’8 dicembre, neve permettendo. Checchi afferma che la preparazione per la stagione sta procedendo con manutenzioni e attività di routine, esprimendo maggiore fiducia rispetto all’anno precedente.
Mauro Venditti, presidente del Rifugio Viperella di Campo Staffi, ha condiviso il proprio entusiasmo per la neve che ha recentemente imbiancato il paesaggio sul monte Anticotento. Qui ci sono due seggiovie e due tapis roulant pronti a entrare in funzione. Venditti evidenzia l’importanza della neve per l’economia locale e spera in una stagione invernale più ricca rispetto a quella passata. Anche al Terminillo e a Leonessa si sono registrati fiocchi di neve.
Le previsioni
Secondo le previsioni meteorologiche, un fronte freddo da Nord Europa potrebbe portare nevicate al Terminillo nel pomeriggio e nella notte di mercoledì. È atteso anche un calo delle temperature a Roma, con piogge previste tra giovedì e venerdì. Lorenzo Tedici, meteorologo di Meteo.it, prevede un impulso freddo rapido, con nevicate sull’Appennino centrale a quote superiori ai mille metri, mentre il tempo resterà bello nel resto d’Italia.
Intanto a Roma, a partire dal 15 novembre, il riscaldamento è stato autorizzato dal sindaco Roberto Gualtieri. Gli impianti saranno in funzione fino al 7 aprile, con le abitazioni riscaldate a 19°C e le attività industriali a 17°C, più una tolleranza di 2°C.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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