Cronaca
Lavoro notturno degli operai
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IL CANTIERE
Si parte questa notte. Poco meno di un mese: fino al 20 dicembre, ogni notte, gli operai del Comune metteranno finalmente mano a rifare l’asfalto in via Cilicia, prima da piazza Galeria verso la Colombo per circa 800 metri fino al 6 dicembre, poi al senso contrario, stessa lunghezza dal 6 al 20 del mese prossimo. Lavori notturni, come ormai accade da un paio d’anni a questa parte, per ridurre al minimo i disagi sul traffico, particolarmente intenso di giorno più o meno a ogni ora. Investimento totale, con fondi Giubileo, di circa 1,6 milioni. Dopo Natale, si passerà a sistemare marciapiedi e cigli praticamente distrutti dalle radici degli alberi e dai frequenti incidenti che avvengono sulla strada.
Sicurezza e tutela del verde
Spiega l’assessore ai Lavori pubblici: «L’intervento su via Cilicia ha una duplice declinazione. Da una parte va incontro alla salvaguardia degli utenti della strada, dall’altra è stato pensato e progettato con una particolare attenzione alle alberature presenti: un mix di soluzioni tecniche ingegneristiche per garantire sicurezza stradale e agronomiche per la tutela del verde. I lavori sulle strade procedono in tutta la città, stiamo per arrivare al traguardo di 600 km di grande viabilità riqualificati».
Dettagli dell’intervento
Il manto stradale è ammalorato in particolare a causa della presenza degli apparati radicali che nel tempo hanno deformato la pavimentazione e anche i marciapiedi. E l’intervento prevede proprio di eliminare queste deformazioni. Durante i lavori, in collaborazione con l’agronomo, verranno verificati tutte le radici a tutela delle alberature esistenti. Non sono previsti abbattimenti.
Le lavorazioni saranno suddivise in due tipologie di posa in opera dell’asfalto. La prima, nei tratti dove non ci sono problemi di alberi e nelle rampe di uscita o di immissione, si toglieranno 25 cm di profondità dell’asfalto esistente che sarà sostituito con un nuovo manto altrettanto profondo. Mentre, dove sono presenti alberi, nell’inversione di marcia e nell’area a parcheggio, la profondità di scavo sarà di 10 cm. Nello specifico, l’intervento prevede la manutenzione dell’infrastruttura, ripristinando i cigli dei marciapiedi danneggiati e le pavimentazioni ammalorate (pedonali e stradali), prevedendo anche interventi straordinari di contenimento del verde e pulizia del sistema di raccolta delle acque. Poi, il ripristino della segnaletica orizzontale e verticale di tutto il tratto stradale inclusi gli elementi rifrangenti dei guard-rail, ormai divelti o coperti di fango; la realizzazione dei rallentatori ottici e i dischi riportanti i limiti di velocità a 50 Km/h e l’installazione dei “delineatori modulari di curva”, i cartelli quadrati bianchi con il segno nero della curva.
Lavori al Foro Italico
Per consentire alcuni lavori legati all’installazione delle nuove barriere di protezione, nelle notti del 25 e del 26 novembre, con fascia oraria 22-6, e’ prevista la chiusura al transito veicolare, di via del Foro Italico, nel tratto compreso tra via dei Campi Sportivi e via Salaria in entrambe le direzioni.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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