Cronaca
Le prove di guida non sono ancora state svolte. E in 800 vanno solo a piedi
Una novità caratterizza la Capitale: i caschi bianchi presidiano le strade in gruppi numerosi, sorprendendo i cittadini. Invece delle solite pattuglie su veicoli, gli agenti operano appiedati, trasmettendo un’immagine di controllo massiccio sul territorio urbano.
IL PARADOSSO
A causare questa situazione è la mancanza di patenti di servizio per i nuovi assunti, come spiegato dal sindacalista Gabriele Di Bella. Sebbene le assunzioni siano incrementate, i nuovi agenti entrano in servizio senza aver completato l’esame pratico per la patente speciale. Questo limite di personale qualificato alla guida limita la disponibilità di autisti per le pattuglie, nonostante la presenza di veicoli a disposizione. Il Comando, tuttavia, afferma che queste sono normali procedure, richiedendo del tempo per completare la formazione necessaria. Le patenti vengono infatti assegnate gradualmente a chi risulterà idoneo.
LA VIABILITÀ
La carenza di autisti ha portato ad alcune particolarità nella gestione operativa. I neofiti, inizialmente, hanno completato un periodo di affiancamento con personale più esperto, che includeva anche conduzione di veicoli di servizio. In assenza di pianificazione efficace, a ridosso del Giubileo, questa mancanza rischia di diventare un problema persistente.
Recentemente, il personale è intervenuto a villa Bonelli per risolvere tensioni tra automobilisti e genitori nei pressi della scuola Sciascia, dimostrando l’importanza di un presidio fisso da parte delle pattuglie nelle zone scolastiche.
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