Attualità
Leonardo Caffo si ritira dalla fiera Più libri più liberi dopo essere stato imputato per maltrattamenti contro la ex.

Il filosofo Leonardo Caffo, invitato dalla curatrice della fiera Chiara Valerio a partecipare alla manifestazione ‘Più libri più liberi’, ha deciso di ritirare la sua partecipazione in seguito alle polemiche sorte recentemente. La controversia è scaturita dal fatto che Caffo è coinvolto in un processo per presunti maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna, un’accusa che ha generato malcontento vista la dedica dell’evento alla memoria di una vittima di femminicidio.
Il ritiro di Leonardo Caffo
In un messaggio su Instagram, Caffo ha annunciato il suo ritiro, affermando: “Ho ritirato oggi stesso la mia partecipazione a ‘Più libri più liberi’ e ringraziato Chiara Valerio e Cortina Editore per il gentile invito. Loro non hanno nessuna colpa: rispettatele, se potete.” Ha sottolineato che, come intellettuale, è importante fare un passo indietro se la sua presenza può rovinare un evento di tale rilevanza per la cultura italiana.
Chiara Valerio e l’invito che resta valido
Chiara Valerio ha commentato rispettando la decisione di Caffo e mantenendo l’invito aperto. Ha dichiarato che in assenza di Caffo discuterà del saggio “Anarchia” di Caffo pubblicato dall’editore Raffaello Cortina, in quanto affronta tematiche in linea con il tema della fiera. Valerio ha ricordato l’importanza della presunzione di innocenza e del diritto di parola, menzionando la libertà di dialogo e dissenso che caratterizza l’evento.
Il processo per maltrattamenti
Leonardo Caffo è stato denunciato nel 2022 dalla sua ex compagna per accuse di maltrattamenti e lesioni. Le accuse includono episodi di violenza fisica e verbale, con il pubblico ministero che ha avanzato una richiesta di quattro anni e mezzo di reclusione. Caffo ha sempre negato pubblicamente queste accuse, sostenendo di non aver mai usato violenza.
Attualità
Maltempo scatena caos a Roma, con vigili del fuoco impegnati su rami caduti e strade allagate

Roma è nel caos totale per il maltempo: decine di interventi dei vigili del fuoco per rami e alberi caduti, con strade allagate che hanno trasformato la città eterna in un acquitrino improvvisato. Mentre i romani maledicono il cielo, qualcuno si chiede se non sia solo l’ennesima scusa per non pagare le tasse in tempo. #MaltempoRoma #EmergenzaMeteo #VigiliDelFuoco
Gli interventi dei vigili del fuoco in prima linea
I pompieri di Roma sono stati chiamati a decine per gestire i danni causati dal temporale, con rami e alberi caduti che bloccano strade e mettono a rischio la circolazione. Le squadre hanno lavorato senza sosta, affrontando un’ondata di chiamate che ha messo alla prova le risorse disponibili, in una città che sembra sempre un passo indietro rispetto al meteo impazzito.Strade allagate e disagi per i cittadini
Le piogge torrenziali hanno trasformato vie principali in fiumi improvvisati, lasciando automobilisti e pedoni intrappolati nel fango. I residenti parlano di un’emergenza prevedibile, con lamentele su una manutenzione urbana che, diciamolo, fa acqua da tutte le parti – e non solo per il maltempo.
Conseguenze del caos meteorologico
Oltre ai disagi immediati, il maltempo ha esposto vulnerabilità strutturali, con interventi rapidi che hanno evitato il peggio, ma non senza qualche critica al sistema. I vigili del fuoco continuano a monitorare la situazione, mentre la città prova a riprendersi da un evento che, per molti, è solo l’ennesimo capitolo di una storia già scritta.
Attualità
A Primavalle, figlio uccide la madre e la nasconde nell’armadio: dichiarato parzialmente pazzo

Scandalo a Roma: un figlio "parzialmente infermo" uccide la madre e la nasconde nell’armadio, scatenando polemiche sulla giustizia! In un quartiere come Primavalle, dove i drammi familiari esplodono, questo caso fa discutere: è davvero la pazzia a scagionare? #RomaShocking #CrimineItaliano #GiustiziaControversa
In un episodio che sta infiammando i social e i dibattiti nazionali, un figlio è stato dichiarato "parzialmente infermo" dopo aver confessato l’omicidio della madre nel quartiere di Primavalle, a Roma. Le autorità hanno ricostruito la scena raccapricciante, dove il corpo è stato trovato nascosto nell’armadio, un dettaglio che ha lasciato tutti senza parole e alimentato critiche sul sistema giudiziario italiano.
Il delitto che ha sconvolto Roma
Le indagini svelano un atto brutale, con il figlio al centro di una storia che mescola follia e rabbia familiare. "Parzialmente infermo", come definito dalle perizie mediche, il giovane è ora al vaglio della corte, ma molti si chiedono se questa etichetta sia solo un comodo escamotage per evitare punizioni severe. In un’era in cui i tribunali sembrano troppo indulgenti, questo caso evidenzia le crepe di un sistema che, a volte, appare "troppo morbido" con i colpevoli.
Le reazioni e le polemiche
Mentre la comunità di Primavalle è in subbuglio, le opinioni online si dividono tra chi difende la linea della salute mentale e chi attacca, definendolo un’assurdità. Questo episodio non fa che amplificare i dibattiti sulle lacune della giustizia, con alcuni commentatori che lo etichettano come un ennesimo esempio di come la società protegga i "cattivi ragazzi". Le famiglie del quartiere, scosse, chiedono risposte immediate, alimentando un’onda virale di indignazione.
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