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Letame scaricato al Ministero dell’Interno da attivisti di Extinction Rebellion, interviene la polizia.

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Letame scaricato al Ministero dell’Interno da attivisti di Extinction Rebellion, interviene la polizia.

Attivisti di Extinction Rebellion in protesta davanti al Viminale

Un gruppo di attivisti legati a Extinction Rebellion ha dato vita questa mattina a una protesta in piazza del Viminale, davanti al Ministero dell’Interno. L’azione dimostrativa ha visto gli attivisti scaricare quintali di letame nella piazza e occupare l’area con delle tende, manifestando la loro disapprovazione verso le politiche climatiche attuando un gesto simbolico. Uno striscione con la scritta “L’unica sicurezza che abbiamo è questo clima di merda” è stato esposto in loco.

Intervento immediato delle forze dell’ordine

Le forze dell’ordine sono intervenute prontamente per sgomberare il presidio, cercando di riportare ordine nella piazza. Secondo quanto dichiarato da una delle attiviste, l’iniziativa è stata una risposta al nuovo DDL sicurezza, definito dagli organizzatori della protesta come un incremento delle pene per i manifestanti pacifici. “Occupiamo questa piazza per pretendere che chi ha il compito di tutelare la nostra sicurezza faccia tutto il necessario per contrastare il collasso ecoclimatico e garantire il diritto di dissentire”, ha affermato l’attivista.

Resistenza e reazione degli attivisti

Durante lo sgombero, alcuni partecipanti sono stati allontanati con forza dalle loro postazioni, le tende distrutte e sequestrate. Gli attivisti hanno fatto resistenza passiva, sedendosi a terra, circondati da un cordone delle forze dell’ordine. In un comunicato, i manifestanti hanno descritto la loro azione come “una protesta dai toni forti, ma colorati e rigorosamente nonviolenti”. L’iniziativa nasce in risposta a un anno di politiche governative che, secondo gli attivisti, hanno favorito gli investimenti in combustibili fossili e promosso nuove pene per chi protesta, in un contesto di eventi climatici estremi sempre più frequenti.

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Maltempo scatena caos a Roma, con vigili del fuoco impegnati su rami caduti e strade allagate

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Maltempo scatena caos a Roma, con vigili del fuoco impegnati su rami caduti e strade allagate

Roma è nel caos totale per il maltempo: decine di interventi dei vigili del fuoco per rami e alberi caduti, con strade allagate che hanno trasformato la città eterna in un acquitrino improvvisato. Mentre i romani maledicono il cielo, qualcuno si chiede se non sia solo l’ennesima scusa per non pagare le tasse in tempo. #MaltempoRoma #EmergenzaMeteo #VigiliDelFuoco

Gli interventi dei vigili del fuoco in prima linea

I pompieri di Roma sono stati chiamati a decine per gestire i danni causati dal temporale, con rami e alberi caduti che bloccano strade e mettono a rischio la circolazione. Le squadre hanno lavorato senza sosta, affrontando un’ondata di chiamate che ha messo alla prova le risorse disponibili, in una città che sembra sempre un passo indietro rispetto al meteo impazzito.

Strade allagate e disagi per i cittadini

Le piogge torrenziali hanno trasformato vie principali in fiumi improvvisati, lasciando automobilisti e pedoni intrappolati nel fango. I residenti parlano di un’emergenza prevedibile, con lamentele su una manutenzione urbana che, diciamolo, fa acqua da tutte le parti – e non solo per il maltempo.

Conseguenze del caos meteorologico

Oltre ai disagi immediati, il maltempo ha esposto vulnerabilità strutturali, con interventi rapidi che hanno evitato il peggio, ma non senza qualche critica al sistema. I vigili del fuoco continuano a monitorare la situazione, mentre la città prova a riprendersi da un evento che, per molti, è solo l’ennesimo capitolo di una storia già scritta.

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A Primavalle, figlio uccide la madre e la nasconde nell’armadio: dichiarato parzialmente pazzo

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A Primavalle, figlio uccide la madre e la nasconde nell’armadio: dichiarato parzialmente pazzo

Scandalo a Roma: un figlio "parzialmente infermo" uccide la madre e la nasconde nell’armadio, scatenando polemiche sulla giustizia! In un quartiere come Primavalle, dove i drammi familiari esplodono, questo caso fa discutere: è davvero la pazzia a scagionare? #RomaShocking #CrimineItaliano #GiustiziaControversa

In un episodio che sta infiammando i social e i dibattiti nazionali, un figlio è stato dichiarato "parzialmente infermo" dopo aver confessato l’omicidio della madre nel quartiere di Primavalle, a Roma. Le autorità hanno ricostruito la scena raccapricciante, dove il corpo è stato trovato nascosto nell’armadio, un dettaglio che ha lasciato tutti senza parole e alimentato critiche sul sistema giudiziario italiano.

Il delitto che ha sconvolto Roma

Le indagini svelano un atto brutale, con il figlio al centro di una storia che mescola follia e rabbia familiare. "Parzialmente infermo", come definito dalle perizie mediche, il giovane è ora al vaglio della corte, ma molti si chiedono se questa etichetta sia solo un comodo escamotage per evitare punizioni severe. In un’era in cui i tribunali sembrano troppo indulgenti, questo caso evidenzia le crepe di un sistema che, a volte, appare "troppo morbido" con i colpevoli.

Le reazioni e le polemiche

Mentre la comunità di Primavalle è in subbuglio, le opinioni online si dividono tra chi difende la linea della salute mentale e chi attacca, definendolo un’assurdità. Questo episodio non fa che amplificare i dibattiti sulle lacune della giustizia, con alcuni commentatori che lo etichettano come un ennesimo esempio di come la società protegga i "cattivi ragazzi". Le famiglie del quartiere, scosse, chiedono risposte immediate, alimentando un’onda virale di indignazione.

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