Marcia indietro di Meloni e Salvini sui tagli alla Metro C: l’ottimismo di Gualtieri

L’ottimismo per il rifinanziamento della Metro C

C’è un clima di ottimismo intorno alla possibilità di ripristinare i fondi necessari per completare la Metro C. Dopo un importante confronto tra il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e la leader del governo, sono stati presentati emendamenti cruciali per la reintegrazione dei finanziamenti, primo tra tutti quello a firma di Simonetta Matone della Lega.

Il dibattito sui finanziamenti

Durante un’intervista, Gualtieri ha espresso fiducia sulla possibilità di salvare la Metro C, sottolineando come esista un consenso sia da parte delle forze di opposizione che di maggioranza. Il sindaco ha ringraziato anche i parlamentari coinvolti per il loro impegno, pur mantenendo un atteggiamento prudente fino alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Le implicazioni dei tagli

Il dibattito si è intensificato alla luce delle dichiarazioni della deputata Matone, che ha criticato Gualtieri per non aver riconosciuto adeguatamente il ruolo del Ministro delle Infrastrutture nel processo. La questione centrale riguarda i potenziali tagli relativi alla Tratta T1, che porterebbero alla sospensione dei lavori a piazzale Clodio, interrompendo la linea prima di raggiungere piazza Mazzini.

Prospettive future

Attualmente, i lavori della Metro C sono giunti a piazza Venezia, con l’apertura della stazione museo prevista in otto anni. Nel 2025 è attesa l’inaugurazione delle fermate Colosseo e Porta Metronia. I lavori proseguiranno poi verso la tratta T2, che attraversa il centro di Roma fino a Prati. Tuttavia, la mancanza di fondi potrebbe compromettere la realizzazione delle fermate Auditorium e Farnesina, cruciali per il collegamento con lo Stadio Olimpico.

Fonte Verificata