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Minuto di silenzio delle Fiamme Oro per l’agente Amar Kudin morto nell’incidente fra volanti a Roma

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Minuto di silenzio delle Fiamme Oro per l’agente Amar Kudin morto nell’incidente fra volanti a Roma

Il gruppo sportivo delle Fiamme Oro celebra il 70º anniversario della sua fondazione a Roma. Durante l’evento, è stato tributato un minuto di silenzio in memoria di Amar Kudin, l’agente di polizia recentemente scomparso in seguito a un tragico incidente stradale.

Commemorazione e Ricordo

Nel corso delle celebrazioni per l’importante traguardo raggiunto dalle Fiamme Oro, la comunità ha voluto dedicare un momento di raccoglimento per onorare la memoria di Amar Kudin, scomparso dopo un drammatico incidente avvenuto tra due volanti della polizia. Kudin, trentadue anni, era parte attiva della squadra di rugby delle Fiamme Oro e si allenava con il gruppo di Civitavecchia. La cerimonia si è tenuta in un clima di intensa commozione.

L’Incidente a Torrevecchia

L’incidente, avvenuto nella mattinata del 18 novembre 2024, ha visto coinvolgere due volanti della polizia in servizio. Il sinistro si è verificato all’incrocio tra via dell’Acquedotto del Peschiera e via dei Monfortani. Una delle volanti stava rispondendo a una chiamata di emergenza per una rissa, mentre l’altra era impegnata nel trasporto di una persona fermata per furto. Numerosi testimoni, tra cui i dipendenti di un esercizio commerciale nelle vicinanze, hanno descritto lo schianto come estremamente violento, sottolineando l’immediata richiesta di soccorsi.

Conseguenze e Indagini

L’impatto ha causato la morte di Kudin e ferite ad altre quattro persone, tra cui tre agenti e il sospetto su un crimine. Le autorità locali sono impegnate nelle indagini per stabilire la dinamica esatta dell’incidente e individuare eventuali responsabilità. L’ipotesi di un’accusa di omicidio stradale per un collega coinvolto non è esclusa. La polizia locale di Roma sta lavorando per fare luce su questo tragico evento che ha scosso profondamente la comunità delle Fiamme Oro e l’intera città.

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Maxi sequestro a Ladispoli: il mercato dei falsi di Rolex, Gucci e Dior imperversa su Telegram.

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Maxi sequestro a Ladispoli: il mercato dei falsi di Rolex, Gucci e Dior imperversa su Telegram.

Sequestro di Merce Contraffatta a Ladispoli

I militari della Guardia di Finanza hanno effettuato un importante intervento a Ladispoli, sequestrando 600 prodotti di merce contraffatta. Questi articoli venivano venduti tramite le piattaforme Telegram e Facebook, sfruttando la messaggistica per comunicare direttamente con gli acquirenti.

Vendita Online

La vendita avveniva in modo semplice e veloce: gli acquirenti potevano inviare un messaggio per effettuare l’ordine, e i prodotti venivano poi recapitati tramite spedizione. Grazie a questa modalità, il commercio di merce contraffatta si svolgeva in un ambito digitale, rendendo più difficile l’identificazione dei venditori.

Conseguenze Legali

L’azione della Guardia di Finanza si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro la contraffazione e il commercio illegale online. Il sequestro rappresenta un passo importante nella salvaguardia dei diritti dei consumatori e nella tutela del mercato legale.

Rolex, Gucci, Dior, il mercato dei falsi spopola su Telegram: maxi sequestro a Ladispoli

I militari della Guardia di Finanza hanno sequestrato 600 prodotti di merce contraffatta a Ladispoli: venivano venduti su Telegram e Facebook, e poi recapitati online agli acquirenti.

Facebook e Telegram usati come canale di vendita: bastava mandare un messaggio, e si…

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Ruba il telefono al figlio per spiare l’ex moglie: denunciato per installazione di app indesiderate.

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Ruba il telefono al figlio per spiare l’ex moglie: denunciato per installazione di app indesiderate.

Stalking e Maltrattamenti

L’uomo è attualmente sotto processo per accuse di stalking e maltrattamenti verso la sua ex moglie. Nonostante fosse già legato legalmente a questi reati, ha continuato a controllare in modo ossessivo le sue attività quotidiane.

Controllo Ossessivo

La situazione è degenerata, al punto che l’uomo ha installato un’app nel cellulare della donna per spiarne i movimenti. Questo comportamento dimostra un’escalation della sua ossessione, mettendo in evidenza la sua incapacità di rispettare la privacy e la volontà della ex moglie.

Conseguenze Legali

Le azioni dell’uomo non solo evidenziano una grave violazione della libertà personale, ma sottolineano anche la necessità di un intervento legale per proteggere la vittima. Il processo in corso può rappresentare un’opportunità per affrontare questi comportamenti e cercare di fornire giustizia alla donna coinvolta.

Prende di nascosto il telefono al figlio e installa un’app per spiare l’ex moglie: denunciato

L’uomo, già a processo per stalking e maltrattamenti in famiglia nei confronti proprio della sua ex moglie, negli anni ha continuato a controllare in modo ossessivo i suoi movimenti. Fino a installare addirittura un’applicazione nel suo cellulare per spiarla.

Un…

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