Attualità
Muore a 22 anni dopo essersi sottoposta alla rinoplastica: il giallo dell’anestesia e l’ambulatorio

La tragedia della rinoplastica a Roma
Una giovane di 22 anni, Margaret Spada, è morta a Roma il 7 novembre dopo essersi sottoposta a un intervento di rinoplastica. Originaria di Lentini, in provincia di Siracusa, la giovane era giunta nella capitale per sottoporsi all’operazione e aveva iniziato il percorso ambulatoriale.
Approfondimenti sull’intervento
Dopo l’anestesia, la ventiduenne avrebbe accusato un malore. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dei medici presenti, documentati anche in un video girato dal fidanzato, al momento sotto esame da parte degli inquirenti. Trasferita d’urgenza all’ospedale Sant’Eugenio, Margaret è spirata dopo tre giorni di lotta.
Le indagini in corso
Gli inquirenti, con il supporto dei Nas, stanno conducendo accertamenti per chiarire le cause del decesso. Un’autopsia è prevista per il 15 novembre al fine di appurare qualsiasi correlazione tra l’anestesia somministrata e il tragico esito dell’intervento. Al centro delle indagini, i due titolari dell’ambulatorio, accusati di omicidio colposo, padre e figlio che esercitavano in uno spazio senza targa, posto sotto sequestro dalle autorità.
Qualità e sicurezza delle strutture
L’ambulatorio in questione aveva ottenuto visibilità grazie alla piattaforma TikTok, raccogliendo un ampio seguito anche su Instagram. Tuttavia, restano interrogativi sulla conformità delle attrezzature per affrontare emergenze mediche. Le autorità stanno cercando di acquisire documenti chiave, come la cartella clinica e il consenso informato firmato dalla giovane, che al momento risultano irreperibili.
Attualità
Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Attualità
Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.
Incendio del carro allegorico
Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.
Dettagli sui feriti
Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.
Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.
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