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Cronaca

Muratella, il nuovo canile viene ampliato e verrà ospitato il primo ospedale veterinario pubblico

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Muratella, il nuovo canile viene ampliato e verrà ospitato il primo ospedale veterinario pubblico

Un pronto soccorso aperto notte e giorno con due sale per le visite, una stanza per le ecografie e una per Tac e lastre. Ci saranno anche due sale operatorie e spazi dedicati alla terapia intensiva. A differenza di un normale ospedale, i posti letto diventeranno cucce confortevoli per la degenza post-chirurgica. Roma sarà presto all’avanguardia a livello nazionale e, tempo due anni, nascerà il primo ospedale veterinario pubblico della Capitale. Il Campidoglio ha pubblicato il bando per i lavori: entro i primi mesi del 2025 partirà il cantiere. La sua realizzazione, nell’ambito dell’ampliamento del canile di Muratella, è possibile grazie all’impegno che ha voluto mettere in campo la città per i tantissimi animali domestici che ormai vivono tra ville e appartamenti. Uno degli obiettivi che ha spinto il Comune a realizzarlo è di attivare un servizio di soccorso di emergenza che potrà prevedere servizi gratuiti per le persone a basso reddito o fragili e che hanno un cane o un gatto in casa.

I numeri del canile della Muratella

Nell’ampliamento dell’area di Muratella sono previsti anche un modulo dedicato alla degenza degli animali infetti per un totale di 110 mq, un parcheggio all’aperto di circa 800 mq, un’area recintata destinata allo sgambamento e alle prove di compatibilità dei cani di 200 metri quadrati. Quest’ultima è complementare agli sgambatoi dedicati a ciascun modulo di 10 cucce che sono riservati all’uscita giornaliera (a turno) di ciascun ospite. L’approccio adottato nel progetto del Campidoglio è quello di considerare le nuove strutture come “Casa dei cani” e non solamente “Canile”. Per raggiungere questo scopo si è ragionato in termini “residenziali” ovvero gli animali sono considerati come gli “abitanti” delle loro dimore che adottano tutti i principi dei quartieri residenziali. Nel complesso, il totale delle cucce della nuova Muratella, in questa fase di progettazione, sarà di 409 (di cui 379 esistenti), per un numero massimo di 439 animali ospitati (i nuovi moduli-cuccia possono ospitare due cani cadauno, se compatibili).

I principi

«Con il progetto di ristrutturazione e ampliamento del canile comunale di Muratella e, soprattutto, con la realizzazione dell’Ospedale veterinario Roma si colloca all’avanguardia in Italia sul fronte della tutela del benessere degli animali e diventa la prima città a dotarsi di un servizio pubblico di cure veterinarie,» dice l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi. Un progetto che coniuga principi di sostenibilità e di inclusività e che ha l’obiettivo di garantire il più alto standard di qualità della vita degli animali ospitati e di offrire servizi di eccellenza per le cure veterinarie anche a persone che non possono accedere all’assistenza privata. Un traguardo fondamentale che si aggiunge al lavoro intrapreso per migliorare l’accoglienza e i servizi dei canili e gattili comunali e per diffondere la cultura del rispetto e della cura dei nostri amici a quattro zampe.

Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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