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Orari e attrazioni del villaggio natalizio di Vetralla, il Regno di Babbo Natale.

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Orari e attrazioni del villaggio natalizio di Vetralla, il Regno di Babbo Natale.

A Vetralla, il 13 settembre 2024, ha aperto il Regno di Babbo Natale, un’attrazione dedicata a grandi e piccini. Questo luogo di 8000 mq, con ingresso gratuito, offre un’esperienza natalizia immersiva con addobbi, installazioni e una pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Un Magico Villaggio di Natale

Situato lungo la strada statale Cassia, il Regno di Babbo Natale è un vasto negozio di decorazioni natalizie che si è affermato come una destinazione popolare per gli amanti del Natale. Accoglie visitatori quotidianamente fino al 7 gennaio 2025, dalle 9.30 alle 19.30, offrendo una varietà di giochi e attrazioni natalizie. Il luogo, coperto e riscaldato, consente di godere dell’atmosfera senza preoccuparsi del freddo. La famiglia che lo gestisce ha come missione quella di connettere gli adulti al loro bambino interiore, offrendo una pausa dalla frenesia quotidiana.

Esplorare il Villaggio Natalizio

Oltre a un’ampia gamma di addobbi natalizi, il Regno di Babbo Natale a Vetralla offre molteplici attività per i bambini. I visitatori possono esplorare la Casa di Babbo Natale, il tunnel glaciale, la fabbrica del carbone e il Victorian Village, dove si trovano cioccolata calda, caramelle e spettacoli. Gli elfi e altri personaggi magici contribuiscono a ricreare un’autentica atmosfera natalizia.

La Pista di Pattinaggio

Al centro del Victorian Village si trova la pista di pattinaggio sul ghiaccio, accessibile dal lunedì al giovedì dalle 15.30 alle 19.30, e dal venerdì alla domenica dalle 10.00 alle 19.30. Con un costo di 5 euro per mezz’ora, è aperta anche ai bambini dai cinque anni. Realizzata con ghiaccio ecologico, offre un’esperienza sostenibile e divertente per tutta la famiglia.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.

Dettagli della vicenda

Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.

Le conseguenze legali

Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.

Indagine della Corte dei Conti

Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.

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