Attualità
Pacchi di pasta con QR code alla Coop per diffondere il numero 1522 contro la violenza sulle donne

La campagna “Il silenzio parla”, promossa da Coop in collaborazione con Differenza Donna, ha preso il via per sensibilizzare l’opinione pubblica sul numero 1522, il servizio nazionale antiviolenza e stalking. Il progetto mira a sottolineare l’importanza di questo numero emergenziale, gestito dall’associazione per conto del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Un’Iniziativa per il 25 Novembre
In vista della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, saranno distribuiti oltre 800.000 pacchi di pasta in edizione speciale e circa 44.000 buste illustrate. Parte dei proventi sarà devoluta a Differenza Donna. Elisa Ercoli, presidente dell’associazione, ha dichiarato l’importanza del coinvolgimento collettivo contro la violenza, con particolare attenzione alla consapevolezza maschile.
Racconti di Violenza
Sui pacchi di pasta sarà presente un QR code che rimanda a un podcast di sei storie vere. Le narrazioni, interpretate da attori come Francesco Migliaccio, mettono in luce vari aspetti della violenza, offrendo un raro sguardo dal punto di vista maschile. Questi racconti saranno anche accessibili nei punti vendita tramite Radiocoop nella giornata del 25 novembre.
Statistiche Preoccupanti
Secondo gli ultimi dati Istat sul servizio 1522, nel primo semestre del 2024 si è registrato un incremento significativo delle richieste di aiuto. Le chiamate valide sono aumentate dell’83,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante ciò, una grande parte delle vittime sceglie di non denunciare per paura delle reazioni violente. Lo stalking risulta essere una motivazione in aumento per la ricerca di supporto. Questi dati evidenziano la necessità di un sostegno costante e la diffusione di una cultura della consapevolezza e del rispetto.
La campagna “Il silenzio parla” non solo si propone di incoraggiare la condivisione di esperienze, ma anche di rompere il muro di silenzio che ancora circonda il fenomeno della violenza.
Attualità
Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Attualità
Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.
Incendio del carro allegorico
Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.
Dettagli sui feriti
Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.
Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.
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