Cronaca
Rinviata la decisione sullo stadio Flaminio, frenata sul progetto Roma Nuoto. Più tempo per la Lazio

Un rinvio inatteso nelle procedure amministrative per il progetto del Flaminio ha sollevato diverse questioni. Almeno dieci giorni serviranno ancora prima di conoscere l’esito della proposta presentata dal gruppo di imprese affiliato a Roma Nuoto. Il parere del Dipartimento Urbanistica, indicato come non conforme agli standard urbanistici, richiede una variante al piano regolatore e un possibile ricalcolo dei parametri, come quelli relativi ai parcheggi.
Il parere della Soprintendenza di Stato, invece, risulta positivo ma accompagnato da alcune prescrizioni. Questo elemento si rivela fondamentale poiché, in passato, era stato motivo di bocciatura senza appello per altre proposte sul Flaminio. Nonostante l’apparente apertura, il progetto resta sotto la supervisione dell’Autorità nazionale Anticorruzione, offerta al Campidoglio nelle fasi più delicate del procedimento.
Con questo ritardo, si apre una finestra di opportunità anche per la Lazio e il suo presidente, Claudio Lotito, che guadagna ulteriore tempo per presentare il progetto. Se l’iter di Roma Nuoto avrà esito positivo, il Comune dovrà decidere in merito al pubblico interesse del progetto. Lotito, che aveva previsto di completare la presentazione entro ottobre, ora punta a consegnare un progetto di prefattibilità tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. L’assessore allo Sport del Comune, Alessandro Onorato, ha evidenziato l’importanza di dare seguito alle parole per poter collaborare con il Comune. Da Formello, le informazioni indicano che il progetto è nelle fasi finali di revisione prima della consegna, con la collaborazione della società di consulenza Legends.
Cronaca
La discussione per un prestito di 60 euro

«Aveva qualcosa in mano, mi ha colpito». Queste sono le parole di Matteo, un ragazzo di quasi 17 anni, che non si rende subito conto di essere stato accoltellato durante una lite con un compagno di scuola. Dopo un confronto fisico, il giovane aggressore, più piccolo di lui, scappa con la sua fidanzata, mentre Matteo, inizialmente senza avvertire il dolore, scopre il taglio sul suo costato e si accascia.
I SOCCORSI
Fortunatamente, una dottoressa di passaggio nei pressi di viale Annibal Caro a Frascati, interviene e riesce a mantenere in vita Matteo per 15 minuti, prima dell’arrivo dell’ambulanza. La situazione è critica: il ragazzo ha subito un colpo al cuore e, durante il trasporto al policlinico romano di Tor Vergata, ha un arresto cardiaco. L’aggressore, un ragazzo che compirà 15 anni a settembre, è stato rintracciato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Ha dichiarato agli investigatori di aver agito per un debito di 60 euro, ma il coltello, lungo 20 centimetri, è stato ritrovato da lui stesso a poca distanza dal luogo dell’aggressione.
LA DINAMICA
Circa alle 20.30, Matteo e i suoi amici si trovano sui Vialoni, quando l’aggressore e la sua fidanzata si avvicinano. Le tensioni tra i due ragazzi sfociano in una colluttazione, culminata con l’uso del coltello. Un solo colpo inflitto dall’alto fa sì che la lama trafigga un polmone e raggiunga il cuore. Dopo l’aggressione, il giovane scappa, getta il coltello e si reca a casa della fidanzata, estranea alla vicenda. Arrestato alcune ore dopo, confessa rapidamente l’accaduto.
Nel frattempo, la comunità è sotto shock. I familiari delle due famiglie esprimono incredulità: «Siamo sconvolti e addolorati», affermano gli zii dell’aggressore, mentre la cugina della vittima sottolinea l’intenzionalità del colpo inferto, affermando: «L’ha colpito al cuore, voleva ucciderlo». La situazione è monitorata dalle forze dell’ordine, che evidenziano il grave problema dei comportamenti deviati tra i giovani. «Matteo lotta», dicono i medici ai familiari che sperano in un miracolo per riportarlo a casa.
Cronaca
Annuncio di annullamento del matrimonio e debiti per le spese da parte dello sposo

A sei giorni dal matrimonio, Carlo e la sua promessa sposa decidono di annullare tutto. Carla ha gestito le penali per la festa e per i fiori della chiesa, bloccando solo i regali della lista nozze non ancora arrivati. Tuttavia, i regali già consegnati, come un frigorifero e un televisore, si rivelano difficili da restituire. Con un approccio responsabile, Carlo ha rimborsato amici e parenti per le spese sostenute, indebitandosi per decine di migliaia di euro.
Il giorno delle nozze, non riuscendo ad avvertire tutti gli invitati, è andato in chiesa per spiegare la situazione a chi si era presentato. Alcuni non gli hanno creduto, pensando fosse uno scherzo.
Negli anni successivi, Carlo racconta che la decisione di non sposarsi è stata positiva per lui: “Il matrimonio mancato mi è servito a lasciare la casa dei miei. La casa presa in affitto per andarci a vivere in due è diventata la mia abitazione da scapolo”. Oggi è felicemente sposato e la sua ex promessa è rimasta una buona amica, nonché amica della sua attuale moglie, con cui esce spesso. Carlo conclude: “Quando mi guardo indietro, penso che la scelta fatta allora sia stata quella giusta”.
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