Cronaca
Roma, figlio portato a scuola dalla mamma che viene aggredita da un senza tetto al parco di Colle Oppio

Una giovane mamma è stata aggredita ieri mattina al parco del Colle Oppio, mentre faceva ritorno a casa dopo aver accompagnato suo figlio a scuola. L’incidente ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza della zona.
Aggressione a sorpresa
L’episodio si è verificato intorno alle 9:45, momento in cui la donna stava percorrendo il Colle Oppio, un tragitto che considera abituale e necessario dati i vincoli di percorso tra l’istituto scolastico e la sua residenza in via Merulana. L’assalitore, apparso in stato di alterazione, ha sferrato un colpo alle sue ginocchia, facendola cadere. Un passante l’ha assistita, mentre il malvivente si è dato alla fuga. La giovane mamma, pur scioccata, è riuscita a evitare l’intervento medico immediato e ha scelto di lasciare il posto, notando la presenza di altre persone sospette.
Situazione di degrado
Il Colle Oppio, spesso frequentato all’alba da individui che si ritrovano presso la vicina Caritas, resta teatro di un precario equilibrio sociale. L’area, una volta tranquilla, è divenuta luogo di dimora per diversi senzatetto e persone in condizioni difficili, elementi che alimentano un senso di insicurezza tra i residenti e i passanti.
Azioni future
Dopo l’aggressione, la donna si è recata al commissariato di Piazza Dante per denunciare l’accaduto. Gli agenti le hanno consigliato di considerare una denuncia collettiva, sperando che un’iniziativa di comunità possa spingere le autorità a stabilire una maggiore presenza di controllo nell’area. Altri episodi simili sono stati riportati, incrementando il bisogno di un intervento più deciso, nonostante i costi elevati delle abitazioni di questa zona centrale della Capitale.
Cronaca
Appia Run 2025 esaurita, ultime disponibilità solo per bambini

Storia, innovazione ma soprattutto sport. L’Appia Run 2025 è sold out. Presi d’assalto gli ultimi pettorali disponibili per l’evento clou della primavera podistica capitolina. L’evento, a cui si sono riusciti a iscrivere in 8 mila, è in programma per domenica 13 aprile, con partenza alle ore 9.00.
Novità dell’evento
Tra le novità di quest’anno spicca il passaggio esclusivo attraverso le suggestive Catacombe di San Callisto, voluto per celebrare l’Anno Giubilare, aggiungendo un ulteriore tocco di fascino e spiritualità. Importante anche la modifica alle distanze che i runner potranno percorrere: 16.7 km, 9.9 km e 5 km, con partenza dalle Terme di Caracalla e arrivo allo Stadio Nando Martellini.
Iscrizioni per il Fulmine dell’Appia
"Restano ancora aperte – scrivono gli organizzatori di Appia Run 2025 – le iscrizioni per il Fulmine dell’Appia.” La gara non competitiva, riservata ai bambini e ai ragazzi che vogliono percorrere i primi passi su una pista di atletica, rinnova il suo appuntamento dopo "l’entusiasmante successo della passata edizione, con oltre 1.000 piccoli atleti in gara”. Il via alle batterie del Fulmine è previsto per sabato 12 aprile, vigilia della Roma Appia Run, “con prove sulle distanze dai 30 agli 100 metri aperte a tutti i bambini e ragazzi dai 2 ai 17 anni.”
Cronaca
Unica testimone a dichiarare di non averla vista alla fermata del bus

Sabrina Calitti è stata convocata dalla Commissione bicamerale di inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi. Calitti, ex allieva della scuola di musica “Tommaso Ludovico da Victoria”, ha fornito una testimonianza che differisce da tutte le altre. L’audizione è prevista per giovedì 3 aprile.
Emanuela Orlandi, ultime notizie
Il 22 giugno 1983, Emanuela Orlandi, di 15 anni, scomparve a Roma, dando inizio a uno dei casi di cronaca nera più inquietanti e misteriosi dell’Italia. Nonostante le indagini e le teorie elaborate nel corso degli anni, il destino di Emanuela rimane avvolto nel mistero.
La testimonianza di Sabrina Calitti
Sabrina Calitti, compagna di corso di Emanuela, frequentava l’Accademia di Musica a Roma. La sua testimonianza è significativa poiché è l’unica a riferire di non aver visto Emanuela alla fermata dei bus. Nel verbale del 29 luglio 1983, Calitti dichiarò: «L’ultima occasione in cui ho visto Emanuela è stato quando ci siamo salutate sul portone di scuola. […] ho visto che vi erano alcune ragazze della scuola di musica che conosco di vista, ma non ho notato Emanuela».
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