Cronaca
Roma, il primo b&b gestito da ragazzi con handicap e rivolto ai portatori di deficit: nasce il Progetto Gioia

Un nuovo progetto sociale chiamato «GIOIA» è stato lanciato per supportare i giovani con disabilità nella loro strada verso l’autonomia. Ideato per facilitare l’integrazione di questi giovani nel mondo del lavoro, il progetto prevede la gestione di un bed and breakfast a Roma, interamente rivolto a clienti con disabilità. In preparazione del Giubileo, questa iniziativa è vista come un progetto pilota innovativo nell’ambito cattolico, con la possibilità per l’Ordine di Malta di estendere il modello in altre città, se si rivelerà un successo.
Un’opportunità di integrazione
Il bed and breakfast si trova in uno stabile sulla via Ostiense, ristrutturato dall’Ordine di Malta, e offrirà ai giovani con disabilità l’opportunità di gestire attivamente un’attività ricettiva. Dodici giovani saranno coinvolti in questa esperienza lavorativa sotto la guida di tutor esperti. Si prevede che questi “impiegati” potranno sviluppare competenze nel settore del turismo, imparando la gestione delle prenotazioni, l’accoglienza degli ospiti e altre operazioni quotidiane di gestione.
Il significato del progetto GIOIA
Iniziato grazie al supporto dell’ambasciatore Antonio Zanardi Landi in collaborazione con il Gran Priorato di Roma e la cooperativa sociale Diversa Arte, il progetto GIOIA — acronimo di “Giovani”, “Impegno”, “Occupazione”, “Inclusione”, “Accoglienza” — punta a rafforzare i percorsi di inclusione sociale. Interamente finanziato da donazioni di benefattori americani e italiani, l’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalle autorità locali. Svetlana Celli, presidente dell’assemblea capitolina, ha elogiato il progetto definendolo un esempio concreto di solidarietà trasformata in opportunità, offrendo un futuro inclusivo per molti giovani adulti con disabilità e le loro famiglie.
Il progetto GIOIA si propone non solo di abbattere barriere fisiche e culturali ma anche di integrare e valorizzare tutte le persone coinvolte, offrendo nuove esperienze di vita e lavoro.
Cronaca
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La Scoperta Inaspettata
Immagina di essere in un tranquillo polo universitario, quando improvvisamente emerge una storia da film: una donna di 36 anni è stata sorpresa durante routine controlli amministrativi. Aveva audacemente dichiarato di aver superato esami che, in realtà, non aveva mai nemmeno affrontato. Un segreto che ha resistito per chissà quanto tempo, fino a quando gli ispettori non hanno iniziato a scavare!
I Dettagli della Truffa
Ma come ha fatto a sfuggire così a lungo? Fonti interne rivelano che la donna aveva manipolato documenti e dichiarazioni, fingendo successi accademici per chissà quali vantaggi. Ora, con la denuncia alla procura di Roma, questa vicenda sta attirando l’attenzione di tutti, lasciando tutti a chiedersi: quante altre storie del genere sono nascoste negli atenei? Non perdere l’occasione di approfondire questo mistero!Cronaca
Ragazza morta dopo volo dall’ex molino: indagini per omicidio colposo

MorteMisteriosa: Scopri i segreti di una caduta fatale in una fabbrica abbandonata!
L’Indagine Parte da un’Ombra di Colpa
La procura di Roma ha ipotizzato il reato di omicidio colposo per indagare sulla tragica morte di Carlotta C., una studentessa di 19 anni. Tutto è iniziato quando la giovane è precipitata dal settimo piano di un’ex fabbrica, l’antico molino Agostinelli, chiuso da vent’anni e situato in una zona periferica di Roma. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire i fatti, con l’obiettivo di conferire l’autopsia e sequestrare il cellulare delle sue amiche, che erano con lei durante la visita. Al momento, non ci sono indagati ufficiali, ma il mistero intorno a questa incursione in un luogo così pericoloso sta alimentando le prime domande.
L’Allarme e il Pericolo Nascosto in un Edificio Dimenticato
A dare l’allarme sono state proprio le tre amiche di Carlotta, che si trovavano con lei sabato pomeriggio in quel labirinto di rovine. L’ex molino è un posto fatiscente, preda di vandali e incuria, con pavimenti dissestati e feritoie che rendono ogni passo un rischio mortale. Sembra che Carlotta sia caduta in una di queste trappole, e nonostante l’arrivo rapido dei soccorsi, per lei non c’era più nulla da fare. Gli inquirenti ora si chiedono: cosa ha spinto un gruppo di giovani a esplorare un sito così instabile, dove il pericolo è dietro ogni angolo?Le Passioni Segrete e le Domande Senza Risposta
Carlotta C. era appassionata di writer e “urbex”, il turismo estremo dei luoghi abbandonati, e forse proprio queste inclinazioni l’hanno portata in quel sito, un tempo meta preferita da artisti di strada e avventurieri. L’indagine procederà passo dopo passo: prima per chiarire le cause della caduta, poi per individuare eventuali responsabilità, inclusa la mancanza di vigilanza adeguata sull’edificio. Ma cosa nascondeva davvero quel gigante di cemento, e quali segreti potrebbero emergere dalle testimonianze? Le risposte potrebbero rivelare molto di più di quanto sembri.
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