Attualità
Roma, una commissione verifica strade e marciapiedi coinvolti nell’inchiesta su Pellegrini

Il sindaco di Roma ha annunciato l’istituzione di una commissione per indagare sulle attività di manutenzione delle strade cittadine, al centro di un’inchiesta legata a presunte irregolarità. L’annuncio arriva in un momento di crescente attenzione pubblica verso la qualità delle infrastrutture urbane.
Inchiesta sull’imprenditore coinvolto
La verifica sui lavori stradali ordinata dal sindaco segue l’indagine della Procura di Roma sull’imprenditore Mirko Pellegrini. L’uomo è accusato di essere il fulcro di un sistema corruttivo che ha coinvolto anche funzionari pubblici. Le aziende a lui collegate sono sospettate di aver eseguito lavori con modalità inadeguate, utilizzando una miscela di bitume e acqua e posando meno asfalto di quanto previsto dai contratti.
Dettagli della commissione
L’ordinanza prevede che la commissione esamini tutti i documenti e svolga sopralluoghi nei luoghi interessati dalle opere contestate. Il termine iniziale per la conclusione dei lavori è fissato a sessanta giorni, con possibilità di proroga. La commissione sarà guidata dal professore Antonio D’Andrea, dell’Università La Sapienza di Roma, e coadiuvata dall’ingegner Andrea Capuani e dall’ingegner Stefano Bella, esperti in infrastrutture stradali.
Impegno del Comune
Il Comune ha dichiarato che la commissione avrà pieno accesso agli atti dell’Amministrazione per garantire una verifica approfondita e trasparente dei lavori eseguiti. L’iniziativa sottolinea l’importanza di assicurare la regolare esecuzione degli appalti pubblici e la tutela dell’interesse collettivo.
Attualità
Striscione fascista esposto in Curva Sud durante la partita della Roma provoca sdegno e viene ripreso in tv

Durante la partita Roma-Monza, vinta dalla squadra giallorossa con il punteggio di 4 a 0, la Curva Sud ha esposto un grande striscione dedicato a “Paoletto” con la citazione: “Io ce resto su sta strada finché me reggheno le gambe, è co sto core e co sta faccia che so diventato grande!”. Si tratta di una frase che, sebbene non offensiva né esplicitamente riconducibile al fascismo, ha sollevato polemiche.
Il giornalista Paolo Berizzi del quotidiano La Repubblica ha evidenziato che i versi provengono dal brano “Er camerata”, scritto nel 2007 dal gruppo di estrema destra INSEDIA e pubblicato nell’album ‘Quando c’era lui’. Nonostante il testo dello striscione non contenga riferimenti evidenti al fascismo, il significato della canzone è controverso. Il brano aborda temi legati alla lealtà tra amici e alla vita di strada, esprimendo un forte attaccamento a ideali che possono risultare problematici.
La canzone completa, ricca di frasi come: “Nun s’accannano l’amici per un paro de mignotte” e “ma una cosa ne so certo, una sola l’ho capita, nun s’accanna un Camerata anche a rischio de la vita!”, riflette un contesto che potrebbe suscitare preoccupazioni. La discussione attorno allo striscione evidenzia la complessità dei simboli e dei messaggi all’interno delle culture calcistiche.
Attualità
Assalto al commissariato di Albano, incendiate 16 auto: informazioni disponibili finora

Indagini sono in corso sull’incendio doloso che ha distrutto sedici auto della polizia nel parcheggio del commissariato di Albano Laziale.
Sono 16 le automobili della polizia di Stato distrutte dalle fiamme nell’incendio divampato la scorsa notte all’interno del parcheggio del commissariato di Albano Laziale, comune dei Castelli Romani. Sulla vicenda sono in corso indagini della Digos, ed è ormai certo che il rogo sia di origine dolosa. Alcune telecamere hanno ripreso un uomo incappucciato mentre innescava il rogo.
L’attentato alla stazione di Albano Laziale e le indagini
Nel video pubblicato dal sindacato Coisp, le automobili risultano gravemente danneggiate o distrutte. Le telecamere di sicurezza hanno immortalato un uomo incappucciato mentre entrava nel parcheggio e appiccava l’incendio, probabilmente utilizzando della Diavolina. Le indagini sono attualmente in corso, e secondo Domenico Pianese, segretario del Coisp, “è abbastanza evidente che dietro questo gesto ci siano esponenti dell’area anarco-insurrezionalista, una pista che merita di essere approfondita dalle autorità competenti. Si tratta di un atto gravissimo contro le forze dell’ordine, che mette a rischio non solo gli operatori di Polizia ma anche la sicurezza della collettività”.
L’inquietante precedente: l’incendio alla stazione dei carabinieri
Solo pochi giorni fa, alcune macchine della stazione dei carabinieri di Castel Gandolfo hanno rischiato di essere distrutte dalle fiamme. Pur non essendoci elementi che collegano i due gesti, la vicinanza tra i luoghi e le modalità sembrano simili, suggerendo che non si tratti di episodi isolati. Attorno alle 4 del 9 febbraio, un carabiniere ha notato un incendio nel piazzale dove erano parcheggiate le auto di servizio. Le fiamme avevano avvolto le gomme di due automobili, ma l’intervento immediato ha evitato ulteriori danni. In quel caso, sono stati trovati inneschi e le telecamere hanno ripreso una persona incappucciata mentre scavalcava la recinzione esterna ed entrava nel piazzale.
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