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Cronaca

Sassi lanciati contro bus e palazzi a Settecamini dalla baby gang. «Abbiamo paura di uscire»

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Sassi lanciati contro bus e palazzi a Settecamini dalla baby gang. «Abbiamo paura di uscire»

Uno dei primi incidenti si è verificato contro il bus 041 che collega Ponte Mammolo a Case Rosse, colpito da lanci di sassi. Gli autisti hanno espresso timori, affermando: «Abbiamo paura, siamo stati presi di mira». Inoltre, la scuola primaria Antonio Nuzzo di Settecamini ha subito danni, con citofono e centraline elettriche distrutte. Le case nella zona di Bertolucci e Casal Bianco sono state bersagliate da lancio di oggetti durante la notte, con i residenti che sentono rumori continui e angoscianti.

L’Escalation

Recentemente, un estintore rubato è stato svuotato su viale Stefano D’Arrigo, con uova lanciate contro edifici e un balcone di un’abitazione al primo piano. In alcuni episodi, bustine di escrementi di cane sono state gettate contro una donna già presa di mira. Questi eventi sono stati attribuiti a una presunta baby gang, preoccupando ulteriormente i residenti per l’escalation di violenza.

La Preoccupazione

I social media sono diventati un mezzo per i cittadini di esprimere preoccupazione e allarme, temendo reazioni violente del gruppo di giovani coinvolto. La situazione è resa più tesa dalla comparsa di scritte neofasciste e antisemite, come “Calpesta l’ebreo” e “Boia chi molla”. Sebbene molte di queste siano state cancellate, rimangono segni come “Infami” sul muro della scuola.

Gli Interventi

Gli abitanti locali hanno chiesto un intervento delle forze dell’ordine e si stanno organizzando per incontri sulla sicurezza, proponendo anche l’installazione di una stazione mobile dei carabinieri. Questa misura era stata adottata in passato con successo, in risposta alla chiusura della caserma di via Rubellia. I cittadini cercano ora di arginare quella che viene percepita come un’ondata di terrore nel quartiere.

Cronaca

Forza Nuova, apertura blindata in via Lucca e protesta contro la presenza nel quartiere

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Forza Nuova, apertura blindata in via Lucca e protesta contro la presenza nel quartiere

Una lunga domenica di proteste si è svolta nei pressi della sede universitaria de La Sapienza, con partecipazione attiva di studenti e cittadini. I parlamentari del Pd hanno presentato un’interrogazione in merito alla situazione.

Dettagli delle manifestazioni

Il pomeriggio ha visto un corteo che ha riunito i manifestanti, sottolineando le preoccupazioni legate alla presenza della nuova sede. Le ragioni della protesta sono state espresse con grande fervore da tutti i partecipanti.

Coinvolgimento politico

I parlamentari del Partito Democratico, mostrando attenzione alle esigenze della comunità, hanno deciso di fare un passo avanti con un’interrogazione formale, dimostrando così il loro impegno verso la tutela degli studenti e del territorio.

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Cronaca

Minacce di morte da parte del marito nei confronti della moglie più anziana

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Minacce di morte da parte del marito nei confronti della moglie più anziana

Cacciato via di casa dalla moglie, una donna di origini moldave, un dentista di 79 anni si trova attualmente in una situazione difficile. La donna, ora al processo con accuse di violenza privata, lesioni e minacce, non ha esitato a proferire minacce come: «Ti ammazzo, ti distruggo, non avrai mai pace con me, ti faccio vedere quello che ti combino».

«BUTTATO GIÙ DAL LETTO»

I due si sono conosciuti quando la donna era la badante della madre del dentista. Dopo essersi sposati nel 2016 e aver avuto due figlie, la convivenza si è deteriorata. Nel novembre 2021, la donna ha deciso di cacciare via il marito, affermando che non era più gradito in casa. L’uomo, raccontando la sua esperienza in aula, ha spiegato: «Una sera, dopo essersi avvicinata a me, che stavo già nel letto, mi dice che me ne dovevo andare via… Poi, con l’aiuto delle ragazze, hanno sollevato il materasso facendomi cascare per terra». Dopo essere stato costretto ad andare via, ha trovato rifugio in un appartamento di sua proprietà.

I PEDINAMENTI

Nonostante la separazione, la donna ha continuato a perseguitare l’anziano. Secondo quanto emerso, avrebbe ingaggiato un investigatore privato per pedinarlo, installando un localizzatore sotto la sua auto. In un episodio del ottobre 2022, l’uomo si è trovato in una situazione pericolosa, raccontando: «Mi prendeva a pugni in testa, soprattutto quando eravamo fermi ai semafori». Le minacce si sono intensificate, con dichiarazioni come: «Ti ammazzo, ti distruggo, non avrai mai pace con me». Inoltre, la donna ha cercato di ottenere un amministratore di sostegno per gestire i beni del marito, sfruttando la sua invalidità per attacchi epilettici.

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