Attualità
Selavdi Shehaj freddato in spiaggia a Torvaianica: Calderon e Molisso condannati all’ergastolo

Sono stati condannati all’ergastolo Raul Esteban Calderon, accusato anche dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli, e Giuseppe Molisso: sono loro ad aver ucciso in spiaggia Selavdi Shehaj.
Sono stati condannati all’ergastolo Raul Esteban Calderon e Giuseppe Molisso, i due uomini accusati di aver ucciso sulla spiaggia di Torvaianica a Roma Selavdi Shehaj, detto ‘Passerotto’. La sentenza è stata confermata dalla Corte di Cassazione, che ha anche condannato a tre anni Guido Cianfrocca per aver fornito l’arma e Luca De Rosa, accusato di ricettazione per aver procurato al killer la moto usata per la fuga. Assolto invece per non aver commesso il fatto Enrico Bennato, fratello del boss del narcotraffico Leandro Bennato, considerato rivale di Fabrizio Piscitelli. I giudici hanno riconosciuto la premeditazione, ma escluso l’aggravante del metodo mafioso. Nel procedimento compare anche un sesto indagato, Altin Sinomati, un uomo di origine albanese connazionale della vittima e irreperibile.
Le similitudini con l’omicidio di Diabolik
Raul Esteban Calderon è accusato anche dell’omicidio di Diabolik, ucciso il 7 agosto 2019 a Roma, nel parco degli Acquedotti. Secondo chi indaga, è sempre lui ad aver premuto il grilletto per freddare uno dei boss della droga più in vista nella capitale. Ne sono convinti gli investigatori, soprattutto per il fatto che le modalità dell’uccisione di Piscitelli ricalcano quelle messe in campo un anno dopo a Torvaianica, con l’omicidio Shehaj.
L’omicidio in spiaggia a Torvaianica
A freddare Shehaj…
Attualità
Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca
A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.
Situazione Igienica Allarmante
Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.
Reazione dei Cittadini
I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.
Intervento delle Autorità
Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.
Attualità
Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione
Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.
L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.
La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.
La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.
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