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Cronaca

Sito in tilt e fondi esauriti in poche ore per il Bonus asili nido nel Lazio: molte famiglie escluse

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Sito in tilt e fondi esauriti in poche ore per il Bonus asili nido nel Lazio: molte famiglie escluse

In poche ore, i fondi destinati al bonus per gli asili nido della Regione si sono esauriti, causando non poche polemiche. Il sistema informatico della piattaforma E-family, incaricato della gestione delle richieste, ha subito un calo di funzionalità a causa dell’elevato numero di accessi, similmente a quanto accaduto in passato con altri bonus. Lo stanziamento previsto era di 4 milioni e 800mila euro, distribuiti in base all’ordine di presentazione delle domande. Tuttavia, il sistema è andato “in tilt”, generando notevole insoddisfazione tra le famiglie colpite dal disguido.

La spiegazione

L’assessorato regionale ai Servizi sociali ha dichiarato che l’iniziativa ha avuto grande successo nelle edizioni precedenti, arrivando a un esborso totale di 47 milioni di euro. L’obiettivo era replicare questo successo anche per l’attuale anno educativo, con un budget di 4,8 milioni di euro. L’apertura dello sportello per le domande era programmata per le 15:00 del 26 novembre, ma a causa di un malfunzionamento risolto dall’organismo competente, l’avvio è stato posticipato alle 16:30. Nonostante i problemi, 1.777 persone sono riuscite a completare la domanda, esaurendo in breve tempo i fondi.

L’assessore Massimiliano Maselli ha ribadito che il sistema a sportello prevede l’erogazione dei fondi fino all’esaurimento delle risorse. La Regione sta valutando la possibilità di una nuova edizione con un ulteriore stanziamento.

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Morto Grant Paterson, il turista ustionato nell’esplosione di Monteverde

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Morto Grant Paterson, il turista ustionato nell’esplosione di Monteverde

È morto Grant Paterson, il turista scozzese di 54 anni ricoverato in ospedale dallo scorso 23 marzo, giorno in cui l’esplosione di una palazzina lo aveva travolto nel bed & breakfast dove alloggiava. Paterson era arrivato a Roma una settimana prima e aveva affittato un alloggio al civico 43 di via Vitellia.

Sui social aveva scritto: "È fantastico e le foto non rendono giustizia. Dato che sono solo, mi siedo ogni giorno in un posto diverso.” Poi, un commento ironico che oggi suona come un tragico presagio: “Questa dovrebbe essere una buona settimana, se non vengo ucciso in qualche modo assurdo.” Quattro giorni dopo, la tragedia.

La palazzina è esplosa, probabilmente a causa di una fuga di gas, proprio alla vigilia della partenza di Paterson. I carabinieri e i vigili del fuoco lo hanno estratto vivo dalle macerie, ma le sue ferite erano troppo gravi. Oggi è deceduto. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ipotizza il reato di disastro colposo e omicidio colposo. Sul corpo dell’uomo verrà disposta un’autopsia, mentre carabinieri e vigili del fuoco continuano a indagare sulle cause dell’esplosione. La Procura ha incaricato un ingegnere per una consulenza tecnica e l’area resta sotto sequestro. Si cercano ancora possibili inneschi o bombole del gas sepolte sotto le macerie.

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Cronaca

La paura per la propria vita

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La paura per la propria vita

E’ morto il turista scozzese Grant Paterson, di 54 anni, a seguito di un grave incidente avvenuto il 23 marzo nel quartiere Monteverde a Roma, dove una palazzina è crollata. Paterson si trovava all’ospedale Sant’Eugenio con ustioni sul 70% del corpo. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, indaga su possibili reati di disastro e omicidio colposo, e verrà disposta l’autopsia sul corpo del defunto.

Le indagini

Le indagini, condotte dai carabinieri e dai vigili del fuoco, mirano a chiarire le cause dell’esplosione e del crollo dell’edificio, e per questo è stata richiesta una consulenza tecnica. L’area dell’incidente è attualmente sotto sequestro.

Le autorità stanno esplorando due ipotesi: una fuga di gas, che potrebbe essere stata causata da un malfunzionamento o dalla presenza di bombole, oppure un gesto volontario da parte di Paterson. Ultimo in vacanza a Roma senza amici né famiglia, il turista aveva condiviso post sui social in cui scherzava: «Questa dovrebbe essere una buona settimana – se non vengo ucciso in qualche modo…».

In base alla distribuzione delle ustioni sul suo corpo, sembra che Paterson possa essere stato esposto a una fiammata da distanza ravvicinata. Le indagini continuano per chiarire le dinamiche esatte di quanto accaduto.

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