Daniele Virgili, vigile urbano rimasto gravemente ferito dopo essere stato investito da un carabiniere sulla Tiburtina, continua a dare segni di miglioramento. L’incidente è avvenuto mentre Virgili stava effettuando rilievi per un altro sinistro avvenuto sulla stessa strada. Nonostante l’amputazione di una gamba, il suo decorso post-traumatico prosegue senza complicazioni e rimane in prognosi riservata presso l’ospedale San Camillo.

Daniele Virgili investito sulla Tiburtina: “Voglio tornare al lavoro”

Malgrado la gravità dell’incidente, il giovane vigile ha espresso la volontà di tornare a lavorare in strada, una volontà comunicata ai suoi colleghi tramite una vigilessa che lo ha visitato. Virgili si sente in colpa, temendo di non aver seguito tutte le procedure necessarie quella fatidica giornata. I colleghi, però, lo rassicurano sulla sua prontezza e professionalità. In sua solidarietà, i caschi bianchi hanno indetto uno sciopero.

Le indagini in corso sull’incidente

L’indagine sull’incidente è affidata alla Polizia Stradale. Virgili non sa ancora che colui che l’ha investito è un carabiniere di 47 anni, ora sotto accusa per lesioni gravissime e guida in stato di ebbrezza. Il militare è sospeso dalle attività operative in attesa di un provvedimento disciplinare e dell’esito giudiziario.

L’appello del fratello di Daniele Virgili

Il fratello di Virgili, Riccardo, ha lanciato un appello per le donazioni di sangue, sottolineando l’importanza di tali gesti al di là della situazione personale di Daniele. Ricorda l’emozione di aver mantenuto la promessa fatta al fratello dopo l’incidente, incoraggiandolo e assicurandogli che si sarebbero rivisti. Le donazioni continuano a essere essenziali per il supporto dell’equipe medica nella gestione delle emergenze.

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