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Tomaso Montanari critico su Airbnb: la storia viene uccisa e la cultura svilita dai gladiatori al Colosseo

Il Parco Archeologico del Colosseo e Airbnb: accordo sul versante culturale

Il recente accordo fra il Parco Archeologico del Colosseo e Airbnb, del valore di 1,5 milioni di dollari, ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama culturale. L’intesa prevede il sostegno al progetto “Il Colosseo si Racconta” da parte della nota piattaforma, che in cambio organizzerà un’esperienza esclusiva per alcuni utenti, comprendente un’immersione nel mondo gladiatorio con la possibilità di partecipare a rievocazioni di combattimenti storici.

### Valutazioni critiche

Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per stranieri di Siena, ha espresso un’opinione critica nei confronti di questo accordo, evidenziando come l’iniziativa si configuri più come una strategia di marketing che come vero mecenatismo. Montanari sottolinea il rischio di trasformare la cultura in intrattenimento di basso profilo, svendendo la storia e ignorando le finalità di sviluppo culturale e personale sancite dalla Costituzione.

### Dibattito sul futuro culturale

La proposta di spettacoli di gladiatori all’interno del Colosseo ha sollevato ulteriori interrogativi. Montanari argomenta che, pur non essendo contrario alle rievocazioni storiche in sé, queste non dovrebbero aver luogo nei monumenti storici, specie quando potrebbero trasmettere messaggi sbagliati o semplificati riguardo al patrimonio culturale. Rimarca inoltre come tale approccio possa portare a un allontanamento delle comunità dalle città, una problematica con cui diverse metropoli stanno già facendo i conti.

### Impatti sulla società urbana

Con lo sguardo rivolto al contesto urbano, Montanari mette in evidenza la contraddizione di limitare gli Airbnb nel centro di Roma mentre si siglano accordi di visibilità con la stessa azienda. Propone che lo Stato adotti misure più incisive per controllare l’espansione di Airbnb, ritenendo necessario arginare la “disneyficazione” dei centri storici e recuperare il rapporto tra cittadini e patrimonio. Il messaggio di Montanari sottende l’urgenza di una presa di coscienza e di azioni concrete per arrestare un fenomeno che minaccia di trasformare le città d’arte in mere attrazioni turistiche.

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