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Un minuto di rumore nelle scuole di Roma a un anno dalla morte di Giulia Cecchettin

Un minuto di rumore per ricordare Giulia Cecchettin

11 Novembre 2024 – Oggi, in occasione del primo anniversario dalla morte di Giulia Cecchettin, nelle scuole di Roma e in altre città italiane si è tenuto un minuto di rumore per onorare tutte le donne vittime di violenza.

Gli studenti e le studentesse hanno partecipato a questa iniziativa speciale, organizzata per non lasciar spegnere l’attenzione su un tema di grande importanza sociale. Presso il liceo Croce Aleramo, i giovani hanno manifestato agitando le chiavi e battendo le borracce sui corrimano delle scale, come segno di protesta e memoria.

Il minuto di rumore degli studenti

La Rete degli Studenti Medi ha espresso il suo messaggio attraverso una nota: “Lo scorso anno dicevamo che Giulia doveva essere l’ultima. Ma non è stato così”. Gli studenti ribadiscono la necessità di percorsi educativi che parlino di sessualità, affettività e consenso. Nelle scuole si è assistito a un forte coinvolgimento anche da parte dei docenti e della dirigenza, che hanno sostenuto l’iniziativa, diffondendo comunicati sui siti scolastici.

Il minuto di rumore in università

La cerimonia simbolica ha trovato spazio anche nelle università. A La Sapienza di Roma, il corpo studentesco ha partecipato attivamente con il supporto dell’associazione Sinistra Universitaria. Riunitisi davanti agli ingressi delle diverse sedi, gli studenti hanno osservato un minuto di riflessione seguito da rumori fatti con applausi e chiavi per esprimere solidarietà e sensibilizzazione su questo tema.

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