Cronaca
«Una donna spinta giù dalla finestra: l’uomo a processo per stalking»

Un caso delicato di violenza e persecuzione vede coinvolto un giovane calabrese, attualmente sotto processo con accuse di stalking, sequestro di persona e violenza sessuale aggravata. Gli eventi risalgono a un amore adolescenziale nato tra le coste di Catanzaro e conclusosi in modo drammatico.
La storia
Secondo il capo di imputazione, la relazione tra i due giovani, iniziata nell’estate del 2018, si sarebbe conclusa pochi mesi dopo da parte di lei, di nome Giulia, nonostante la persistente opposizione del giovane, che avrebbe continuato a tormentarla con telefonate e messaggi anonimi, anche attraverso profili social creati ad hoc. Le accuse mosse contro di lui descrivono episodi preoccupanti, tra cui un sequestro avvenuto in un albergo romano nel 2019, durante il quale Giulia sarebbe stata costretta, sotto minaccia, a subire rapporti sessuali.
Accuse e persecuzioni
L’atteggiamento aggressivo del giovane si sarebbe protratto nel tempo con appostamenti e minacce nei confronti di Giulia e della sua famiglia, facendo leva su profili social falsi per aggirare i blocchi imposti dalla vittima. Solo nel settembre del 2022, la denuncia formale da parte della giovane ha portato all’attuale procedimento giudiziario presso la quinta sezione del Tribunale di Roma.
Il caso resta sotto l’attenzione della giustizia, con un processo in corso che mira a chiarire le responsabilità e a garantire protezione alla vittima degli abusi.
Cronaca
Donna condannata a 4 anni per minacce e installazione di GPS sull’auto del partner.

HaiMaiSentitoUnaStoriaCosìOssessiva 😱? Un uomo di 65 anni e una donna di 57 anni coinvolti in un turbine di stalking e messaggi violenti, scopri i dettagli che ti terranno con il fiato sospeso! #Stalking #OssessioneTossica #CronacaChoc
L’Escalation dei Comportamenti Tocchi
Immagina una relazione che sfocia in un incubo: lui, 65 anni, e lei, 57 anni, al centro di un caso che ha coinvolto biglietti minatori, stalking continuo e centinaia di messaggi carichi di violenza. È una storia di ossessione pura, dove ogni gesto sembra uscito da un thriller che non vorresti mai vivere. Fonti vicine alle indagini rivelano come questa situazione si sia trasformata in un vero e proprio terrore quotidiano, lasciando tutti a chiedersi: quanto può spingersi l’ossessione umana?
Le Accuse nell’Ordinanza Giudiziaria
Secondo l’ordinanza della gip, si parla di un’escalation rapida e inquietante di “comportamenti tossici”, con dettagli che descrivono un pattern di azioni ossessive e minacciose. Ma cosa ha spinto a tutto questo? Le prove raccolte includono messaggi violenti che non lasciano spazio a dubbi, alimentando la curiosità su come una storia apparentemente comune possa degenerare in un dramma legale. Non perdere l’occasione di approfondire questa vicenda che sta catturando l’attenzione di tutti!Cronaca
L’inferno di una coppia: coinquilino di 80 anni abusa sessualmente della compagna e della figlia di 4 anni

CasoGarbatella In un appartamento romano, una giovane coppia e la loro bambina di 4 anni si ritrovano in un dramma da film: palpeggiamenti, minacce con coltello e scazzottate tra coinquilini – scopri l’incredibile storia che ha sconvolto tutti!
La convivenza che diventa un incubo
Una giovane coppia, lei di 23 anni e lui di 31, aveva scelto di trasferirsi in un appartamento condiviso a Garbatella, vicino alla metropolitana, solo tre mesi prima. L’idea era semplice: una stanza per loro e la figlia piccola, con bagno e cucina da dividere con altri inquilini, tra cui un uomo di 80 anni. Ma quella che sembrava una soluzione economica si è trasformata in un vero e proprio calvario, con denunce incrociate e un clima di tensione sempre più esplosivo.
Lo scoppio della violenza improvvisa
Tutto precipita a inizio novembre 2020, quando l’80enne approfitta dell’assenza del compagno della donna. Mentre lei prepara la cena con la figlia, l’uomo si avvicina e, secondo la denuncia, inizia ad accarezzare il sedere della bambina di appena 4 anni, per poi palpeggiare la madre. Le frasi successive sono ancora più inquietanti: “Tanto il tuo ragazzo sta lavorando, non sa niente, andiamo in camera”, le avrebbe detto, scatenando una lite furiosa.Minacce e tensione al massimo
La discussione si infiamma, e l’80enne, secondo la ricostruzione, afferra un coltello da cucina per minacciare la donna: “Hai una settimana di tempo per lasciare casa”. Terrorizzata, lei chiama il compagno, che rientra di corsa. Ma la situazione non si placa: l’uomo impugna di nuovo il coltello, puntandolo contro il 31enne e urlando “Ti ammazzo”. Poche ore dopo, un altro confronto per via della musica a volume alto ripete lo stesso scenario, con minacce di morte che alimentano la paura.
Le denunce e il processo in corso
Il clima in casa diventa insostenibile, e pochi giorni dopo una nuova lite sfocia in aggressione fisica. Stavolta, il 31enne colpisce l’80enne con pugni al volto e alla testa, causandogli ferite per 20 giorni di prognosi. Ora, entrambi finiscono sotto i riflettori della giustizia: l’anziano accusato di violenza sessuale e minacce, mentre il compagno della donna è imputato per lesioni personali. Una storia che lascia senza fiato e fa riflettere su quanto possa degenerare una semplice convivenza.
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