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Una ‘ricostruzione storica’ su Emanuela Orlandi è presente in Vaticano, secondo Pietro: “È frutto di indagini”

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Una ‘ricostruzione storica’ su Emanuela Orlandi è presente in Vaticano, secondo Pietro: “È frutto di indagini”

Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Il caso di Emanuela Orlandi continua a suscitare interesse e speranze nella ricerca di risposte definitive. Durante un’audizione in Commissione, l’ex capo della Gendarmeria Vaticana, Domenico Giani, ha affrontato domande cruciali sul caso della giovane scomparsa nel 1983. Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha dichiarato che sono emerse due “verità” significative dall’audizione di Giani.

La tomba di Renatino De Pedis

Un elemento di particolare rilevanza riguarda la tomba di Renatino De Pedis, un noto boss della banda della Magliana, sepolto nella Basilica di Sant’Apollinare. Giani ha rivelato di aver avuto incontri con il procuratore aggiunto Capaldo nel 2012, quando quest’ultimo conduceva indagini sulla scomparsa di Emanuela. Le discussioni riguardavano specificamente De Pedis, sollevando interrogativi sulla possibile connessione tra la sua sepoltura e il caso Orlandi.

Ricostruzione storica e attività informative

Un altro aspetto importante emerso dall’audizione riguarda la “ricostruzione storica” di Emanuela Orlandi in Vaticano. Secondo Pietro Orlandi, Giani ha confermato l’esistenza di tale fascicolo, suggerendo che fosse il risultato di un’indagine. Tuttavia, Giani ha affermato che non si trattava di un’indagine formale, ma di un’attività di raccolta di informazioni svolta tra il 2011 e il 2012. Questi dati sono attualmente nelle mani dell’autorità giudiziaria vaticana, ma non sono mai stati condivisi con la famiglia Orlandi, nonostante le loro richieste.

Queste rivelazioni continuano a mantenere alta l’attenzione sul caso, mentre la famiglia Orlandi persevera nella loro ricerca di verità e giustizia.

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Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

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Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

Roma si risveglia con i suoi petali in fiore: il roseto comunale riapre il 21 aprile, sfidando la solita burocrazia italiana con un tocco di ribellione primaverile. Mentre i politici litigano, almeno i fiori offrono un po’ di bellezza gratuita – o quasi, con prenotazioni obbligatorie. Pronti a profumare l’aria di scandalo verde?

Il roseto comunale di Roma, uno dei tesori nascosti della Città Eterna, sta per tornare accessibile al pubblico a partire dal 21 aprile. Dopo mesi di chiusura, questa oasi di colori e profumi promette di attirare visitatori ansiosi di evadere dalla routine urbana. "Gli orari aggiornati e come prenotare le visite" saranno essenziali per godersi lo spettacolo, con ingressi regolati per evitare assembramenti – perché, si sa, in Italia l’ordine è sempre un optional.

Orari e Accessibilità

Il roseto aprirà con orari flessibili per adattarsi alle belle giornate primaverili, garantendo che tutti possano ammirare le rose senza troppi intoppi. Ma attenzione: la prenotazione è d’obbligo, un piccolo prezzo da pagare per un po’ di pace tra i fiori, lontano dalle solite chiacchiere da bar su tasse e ritardi.

Come Prenotare

Per assicurarsi un posto, i visitatori dovranno seguire procedure semplici ma rigorose, come indicato dalle linee guida ufficiali. "Come prenotare le visite" potrebbe includere app o siti web, rendendo l’esperienza un mix di natura e tecnologia – perché nel 2024, anche i petali hanno bisogno di un codice QR.

Consigli per i Visitatori

Non perdetevi l’opportunità di scattare foto mozzafiato o semplicemente rilassarmi tra le aiuole: è un promemoria che, nonostante le bizze della politica, Roma sa ancora come stupire. Ricordate, però, di rispettare le regole per mantenere intatto questo gioiello urbano.

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Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

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Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

Mentre la Pasqua si avvicina, i romani si trovano di fronte a un dilemma eterno: tra uova di cioccolato e carrelli della spesa, quali supermercati e centri commerciali resteranno aperti per soddisfare la fame di acquisti? Con l’immagine di un’affollata cassa di supermercato che fa da sfondo, "quali sono i supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma" diventa la domanda del momento, un mix di tradizione e consumismo che non risparmia nemmeno le feste.

Pasqua a Roma: Supermercati aperti nonostante le feste? Scopri quali resteranno operativi per lo shopping last-minute, perché chi si ferma è perduto! #Pasqua #Roma #CentriCommerciali #ShoppingFestivo

Orari e Aperture Tipiche

In città come Roma, dove il commercio non dorme mai, alcuni supermercati e centri commerciali sfidano le chiusure festive con orari estesi, attirando folle di acquirenti affamati di offerte. È un fenomeno che sottolinea come, in tempi moderni, le tradizioni si adattino al ritmo frenetico della vita quotidiana.

Impatto sul Consumatore

Per i romani, sapere quali luoghi rimarranno accessibili significa bilanciare famiglia e spesa, con un tocco di ironia: mentre alcuni criticano l’invasione del commerciale nelle feste, altri lo vedono come una benedizione per evitare code post-pasquali. È un dibattito che, con un pizzico di sarcasmo, mette in luce quanto siamo tutti un po’ schiavi delle promozioni.

Consigli per gli Acquisti

Se state pianificando una gita Pasquetta, controllate gli orari per non ritrovarvi con il carrello vuoto: è sempre meglio essere preparati, soprattutto in una metropoli dove il "fai-da-te" incontra il sacro e il profano.

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