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Uno smartphone non viene comprato, le foto del cliente e della madre sono pubblicate su siti d’incontri dal venditore.

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Uno smartphone non viene comprato, le foto del cliente e della madre sono pubblicate su siti d’incontri dal venditore.

Un caso di tentata estorsione aggravata è giunto alle aule di tribunale, coinvolgendo un ragazzo di 25 anni e un suo complice, accusati di aver ricattato un uomo che si era rifiutato di acquistare uno smartphone. La vicenda si è svolta in un periodo critico, quello del lockdown, evidenziando una problematica che unisce il mondo virtuale a conseguenze reali e tangibili.

L’accusa e l’episodio

Secondo le informazioni riportate, l’accusa riguarda il tentativo di estorcere denaro tramite ricatti infamanti. Dopo aver contattato il venditore per uno smartphone visto online e aver deciso di non procedere con l’acquisto, la vittima si è trovata al centro di una spirale ricattatoria. Il venditore avrebbe minacciato di pubblicare la sua foto sui social etichettandolo come pedofilo e di inserire la foto della madre su un sito di incontri, qualora non avesse ricevuto 250 euro.

La risposta della vittima

La situazione, resa ancor più complicata dal contesto di isolamento del periodo, ha spinto la vittima a reagire non cedendo al ricatto. Anziché versare la somma richiesta, ha deciso di denunciare l’accaduto, portando i due accusati davanti alla giustizia. Il caso ha messo in luce le modalità del ricatto e l’importanza della denuncia per contrastare atti di prepotenza e cyberbullismo.

Il procedimento giudiziario

Attualmente, la vicenda è al vaglio del tribunale con l’accusa di tentata estorsione aggravata. Il processo stabilirà le responsabilità e le conseguenze legali per gli accusati, che si trovano a rispondere in modo formale di quanto avvenuto. La vicenda sottolinea la necessità di vigilanza e protezione nel panorama digitale, in cui la sicurezza personale può essere minacciata con mezzi virtuali ma effetti molto concreti.

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Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

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Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

Roma si risveglia con i suoi petali in fiore: il roseto comunale riapre il 21 aprile, sfidando la solita burocrazia italiana con un tocco di ribellione primaverile. Mentre i politici litigano, almeno i fiori offrono un po’ di bellezza gratuita – o quasi, con prenotazioni obbligatorie. Pronti a profumare l’aria di scandalo verde?

Il roseto comunale di Roma, uno dei tesori nascosti della Città Eterna, sta per tornare accessibile al pubblico a partire dal 21 aprile. Dopo mesi di chiusura, questa oasi di colori e profumi promette di attirare visitatori ansiosi di evadere dalla routine urbana. "Gli orari aggiornati e come prenotare le visite" saranno essenziali per godersi lo spettacolo, con ingressi regolati per evitare assembramenti – perché, si sa, in Italia l’ordine è sempre un optional.

Orari e Accessibilità

Il roseto aprirà con orari flessibili per adattarsi alle belle giornate primaverili, garantendo che tutti possano ammirare le rose senza troppi intoppi. Ma attenzione: la prenotazione è d’obbligo, un piccolo prezzo da pagare per un po’ di pace tra i fiori, lontano dalle solite chiacchiere da bar su tasse e ritardi.

Come Prenotare

Per assicurarsi un posto, i visitatori dovranno seguire procedure semplici ma rigorose, come indicato dalle linee guida ufficiali. "Come prenotare le visite" potrebbe includere app o siti web, rendendo l’esperienza un mix di natura e tecnologia – perché nel 2024, anche i petali hanno bisogno di un codice QR.

Consigli per i Visitatori

Non perdetevi l’opportunità di scattare foto mozzafiato o semplicemente rilassarmi tra le aiuole: è un promemoria che, nonostante le bizze della politica, Roma sa ancora come stupire. Ricordate, però, di rispettare le regole per mantenere intatto questo gioiello urbano.

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Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

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Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

Mentre la Pasqua si avvicina, i romani si trovano di fronte a un dilemma eterno: tra uova di cioccolato e carrelli della spesa, quali supermercati e centri commerciali resteranno aperti per soddisfare la fame di acquisti? Con l’immagine di un’affollata cassa di supermercato che fa da sfondo, "quali sono i supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma" diventa la domanda del momento, un mix di tradizione e consumismo che non risparmia nemmeno le feste.

Pasqua a Roma: Supermercati aperti nonostante le feste? Scopri quali resteranno operativi per lo shopping last-minute, perché chi si ferma è perduto! #Pasqua #Roma #CentriCommerciali #ShoppingFestivo

Orari e Aperture Tipiche

In città come Roma, dove il commercio non dorme mai, alcuni supermercati e centri commerciali sfidano le chiusure festive con orari estesi, attirando folle di acquirenti affamati di offerte. È un fenomeno che sottolinea come, in tempi moderni, le tradizioni si adattino al ritmo frenetico della vita quotidiana.

Impatto sul Consumatore

Per i romani, sapere quali luoghi rimarranno accessibili significa bilanciare famiglia e spesa, con un tocco di ironia: mentre alcuni criticano l’invasione del commerciale nelle feste, altri lo vedono come una benedizione per evitare code post-pasquali. È un dibattito che, con un pizzico di sarcasmo, mette in luce quanto siamo tutti un po’ schiavi delle promozioni.

Consigli per gli Acquisti

Se state pianificando una gita Pasquetta, controllate gli orari per non ritrovarvi con il carrello vuoto: è sempre meglio essere preparati, soprattutto in una metropoli dove il "fai-da-te" incontra il sacro e il profano.

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