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Uomo travolto e ucciso su via Cassia: pirata della strada in fuga

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Uomo travolto e ucciso su via Cassia: pirata della strada in fuga

Incidente Mortale a Vetralla

Un tragico incidente stradale ha sconvolto la comunità di Vetralla, dove un pensionato, Mario Costantini, ha perso la vita a causa di un investimento. L’incidente è avvenuto mentre l’uomo camminava sul ciglio di via Cassia nella località Selvarella.

Caccia al Pirata della Strada

Le autorità sono attivamente impegnate nella ricerca dell’automobilista responsabile, che si è dato alla fuga senza prestare soccorso. Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 27 novembre. I soccorsi, giunti tempestivamente sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del settantottenne.

Indagini in Corso

Sul luogo della tragedia sono intervenuti gli agenti della polizia locale e i carabinieri della stazione di Vetralla, che stanno eseguendo i rilievi necessari per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e raccogliere elementi utili all’individuazione del conducente. L’automobilista rischia l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso.

Le indagini si concentrano anche sull’analisi delle telecamere di sicurezza presenti in zona, nella speranza di ottenere immagini utili per identificare il veicolo coinvolto, che potrebbe presentare danni significativi.

Questo tragico episodio solleva ancora una volta la questione della pericolosità delle strade e della responsabilità al volante, in attesa di sviluppi e ulteriori dettagli dalle autorità competenti.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

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Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl

Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.

Dettagli della vicenda

Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.

Le conseguenze legali

Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.

Indagine della Corte dei Conti

Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.

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