Cronaca
Roma, emergenza Diabete : 150mila persone malate e altre lo ignorano
L’epidemia di diabete di tipo 2 continua a espandersi nella Capitale, con una notevole quota della popolazione interessata. Secondo i dati recenti, nel 2023 il numero di pazienti affetti da questa patologia ha raggiunto i 145.633, un incremento del 6,6% rispetto ai 137.457 casi registrati nel 2019. Solo tra il 2022 e il 2023, i medici romani hanno aggiunto 2.600 nuovi pazienti nelle loro liste. La Società italiana di diabetologia (Sid) esprime preoccupazione per il fenomeno, sottolineando la possibilità che a Roma ci siano circa 35.000 persone con diabete di tipo 2 non ancora diagnosticate.
In Italia, a Legnano, si è registrato il primo caso di utilizzo di un cerotto microinfusore capace di regolare automaticamente l’erogazione dell’insulina. ‘L’attività fisica e un’alimentazione corretta sono essenziali per ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 — dice Riccardo Bonadonna della Sid — Bisogna evitare zuccheri semplici, grassi saturi di origine animale e cibi processati. Anche l’igiene del sonno è fondamentale: servono tra le 6 e le 7 ore di riposo.’ Il diabete, noto come “killer silenzioso”, può causare gravi complicanze cardiovascolari, neuropatie e predisporre a tumori maligni. Un semplice esame del sangue può diagnosticarlo e ridurre i rischi delle complicanze con un trattamento tempestivo.
L’impatto della pandemia
La pandemia ha portato a un aumento della sedentarietà e, di conseguenza, dell’obesità e del diabete. ‘I pazienti sono sempre più giovani, con un numero maggiore di maschi rispetto alle donne’, osserva Massimiliano Caprio, docente all’Università San Raffaele di Roma. Lo studio pubblicato su Frontiers in Nutrition dal gruppo di ricerca dell’Irccs San Raffaele evidenzia come l’isolamento abbia influenzato negativamente le abitudini alimentari e lo stile di vita.
Influenza delle abitudini alimentari
Una ricerca condotta ha analizzato come particolari abitudini alimentari, come l’elevato consumo di carni lavorate, aumentino lo stress ossidativo e l’infiammazione cronica, predisponendo al diabete di tipo 2. ‘Gli uomini mostrano una maggiore inclinazione verso il consumo di carne rossa processata’, riferisce Alessandra Feraco, sottolineando l’importanza dell’educazione a uno stile di vita sano. ‘Se il sistema sanitario non riuscirà a gestire questa epidemia, potrebbe affrontare sfide significative’, avverte Caprio.