Cronaca
45 mila posti e l’ipotesi della copertura. Interesse di Emirates
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Venerdì mattina, appuntamento in Campidoglio per discutere il futuro del Flaminio. Claudio Lotito è pronto a presentare uno studio di pre-fattibilità di 200 pagine riguardante il progetto di riqualificazione dello stadio. Già annunciato in precedenza, l’incontro sarà un passo cruciale in un processo che è stato avviato da tempo.
LA STORIA
La collaborazione con Legends – gigante globale che già ha lavorato sul Flaminio – si concretizza in un pre-contratto e in un dettagliato business plan. L’obiettivo è la ricerca di uno sponsor per un progetto dal costo stimato tra i 250 e i 300 milioni di euro. Lotito punta a seguire un modello finanziario ispirato al Real Madrid, cercando di trasformare il Flaminio non solo in un impianto sportivo modernizzato, ma in un punto di riferimento per l’intera città di Roma.
IL FUTURO
Il Flaminio potrebbe diventare la sede di eventi imponenti, con una capienza prevista tra 45.000 e 49.000 posti, e la possibilità di aggiungere una copertura mobile per ridurre l’inquinamento acustico. La decisione finale sul progetto spetta ancora alla Soprintendenza, ma Lotito appare determinato a continuare, supportato da importanti partner internazionali. L’iniziativa promette di rigenerare l’area e valorizzare gli immobili circostanti, con piani viabilistici già studiati. Tutto è pronto per una decisione cruciale, mentre Lotito spera di poter lasciare un’eredità duratura ai tifosi della Lazio.
Cronaca
Omicidio Cerciello, richiesta della pg Cassazione per Appello-ter a favore di Hjorth
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La procura generale della Cassazione ha richiesto un nuovo processo di Appello, il terzo, per Gabriele Natale Hjorth, riguardo all’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, accoltellato a Roma nel luglio 2019. La richiesta, contenuta nella requisitoria dell’avvocato generale Gabriele Mazzotta, è stata depositata in vista dell’udienza fissata per il 12 marzo. Il pg di Cassazione ha chiesto l’accoglimento dei ricorsi presentati dalla Procura Generale della Corte di Appello di Roma e dalle parti civili, annullando i motivi di ricorso della difesa di Natale Hjorth.
Problemi di credibilità
Il rappresentante della procura generale della Suprema Corte ha evidenziato la necessità di un nuovo giudizio sulla credibilità del carabiniere Andrea Varriale, sottolineando difetti di motivazione nella sentenza precedente riguardo alla sua attendibilità sulla colluttazione con gli americani. La Procura Generale della Corte di Appello di Roma ha impugnato la sentenza per l’esclusione del dolo pieno di Natale nell’omicidio e l’aggravante del delitto commesso a danno di un pubblico ufficiale. Anche le parti civili hanno contestato l’esclusione della consapevolezza di Elder riguardo alla presenza di un pubblico ufficiale.
La posizione di Elder Finnegan Lee
Per l’altro americano, Elder Finnegan Lee, condannato a 15 anni con sentenza già definitiva, la sua posizione è ormai passata in giudicato ai fini penali e potrebbe essere rivista soltanto riguardo alle conseguenze civili. L’avvocato generale della Cassazione ha affermato che potrebbero emergere diverse interpretazioni sui parametri di giudizio, influenzando la percezione dell’elemento psicologico del concorso di Hjorth nell’omicidio.
La Cassazione, durante l’udienza del 12 marzo, potrebbe porre fine alla complessa vicenda giudiziaria legata all’omicidio del vicebrigadiere Cerciello Rega o disporre un nuovo processo.
Cronaca
Commemorazione di Miki Mantakas a piazza Risorgimento
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Ancora una volta, si sono svolti saluti romani e l’invocazione del «presente» nella Capitale per commemorare il 50esimo anniversario della morte di Miki Mantakas. Questa sera, come ogni anno, militanti di estrema destra si sono riuniti in piazza Risorgimento a Roma, angolo con via Ottaviano, per ricordare lo studente universitario e attivista della Lega nazionale degli studenti greci in Italia, ucciso il 28 febbraio 1975 da due proiettili davanti alla sezione del MSI di via Ottaviano.
Oltre al tradizionale saluto romano, durante la manifestazione è stato esposto uno striscione con la scritta ‘lui vive lui combatte’, mentre da una finestra è stato udito un chiaro urlo: «viva l’Italia antifascista».
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