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A Roma aumenta il numero di bambini ricoverati per bronchiolite: i consigli dei medici del Bambino Gesù
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Allarme bronchiolite a Roma e nel Lazio: tra sintomi e prevenzione
Con il ritorno dell’autunno, si riaffaccia anche l’allarme bronchiolite tra i bambini piccoli nella capitale e nella regione. Questa malattia, che non conosce tregua, sembra colpire sempre più neonati, con un aumento dei ricoveri presso varie strutture ospedaliere come il policlinico Gemelli, il San Camillo, e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Qui, solo nell’ultima giornata, si sono registrati 18 ricoveri.
Il quadro clinico e le difficoltà
La bronchiolite è una malattia di origine virale, spesso causata da un virus respiratorio che si dimostra particolarmente pericoloso per i neonati di poche settimane. “Generalmente, finiscono ricoverati quelli che hanno intorno ai 50-70 giorni di vita – spiega il professor Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale al Bambino Gesù. A fini di trattamento, viene somministrato ossigeno attraverso mascherine, arrivando all’intubazione nei casi più gravi. Il periodo epidemico, nelle nostre latitudini, va da fine novembre ai primi di dicembre”.
Riconoscere e gestire i sintomi
La bronchiolite si manifesta inizialmente con sintomi lievi come rinite e tosse. Tuttavia, nei giorni successivi, le condizioni possono rapidamente peggiorare, portando a difficoltà respiratorie e perdita di appetito. Villani sottolinea l’importanza della vigilanza nei bambini sotto i tre mesi: “Occorre molta attenzione: da un semplice raffreddore, la situazione può rapidamente diventare preoccupante.”
Prevenzione e nuove strategie
Prevenire la bronchiolite è una questione cruciale. Recentemente, è stato introdotto un nuovo anticorpo monoclonale che offre protezione per 5-6 mesi con una sola dose. Questo metodo è già adottato in diversi paesi ed è disponibile anche in Italia. “È consigliabile somministrarlo a inizio periodo epidemico, ma anche somministrazioni a dicembre sono utili”, aggiunge Villani. Oltre al vaccino, restano fondamentali misure preventive come evitare il contatto con persone malate e mantenere una buona igiene delle mani.
L’impatto della bronchiolite non si esaurisce con il ricovero. Dopo la guarigione, i piccoli possono sviluppare una maggiore sensibilità respiratoria, con rischi aumentati di bronchite asmatica e altre patologie respiratorie in età adulta. Le informazioni su www.fanpage.it sono intese a integrare, e non sostituire, il rapporto con il proprio medico.
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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente
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Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.
Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.
I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.
Attualità
Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.
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Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.
La dinamica
Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.
L’arresto
L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.
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